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degli inquisitori di venezia 29

anco un certo bassotto con barba rossa, traccagnotto, toffolotto di passa 40 anni, credo fusse servitor del Poma, perchè el spendeva, et il Poma li comandava, et haveva le mani piene di annelli. Et dictum, Come havevalo nome? respondit: non so in verità. Et dictum: havete sentito voi qualche ragionamento che havessero insieme il Poma e quel prete? respondit: parlavano tra di loro; io stava discosto, et non poteva intender di che ragionassero. Et dictum. Dove solevano capitar più frequentemente? respondit: in banchi tra mercanti là a Ponte. Et dictum. Andavano a palazzo o alla casa di qualche cardinale che voi gli abbiate veduti, ovvero che vi sia stato riferito? respondit: Li ho ben veduti a San Pietro, ma non mai da cardinali nè in palazzo da basso nel cortile, credo due volte, dove passeggiavano insieme con altri di quei preti della corte, ma mi non li dimandavo cosa alcuna, anzi mi meravigliava, che ’1 si fermasse il Poma tanto tempo in Roma sempre vestito di quell’habito, havendomi detto che l’era per andar a Napoli, nè mai el partiva, di modo che 1o lasciai in Roma. Et dictum, Quando partiste vi ordinalo alcuna cosa? respondit: non mi disse altro il Poma se non che andasse a buon viaggio che presto ci saressimo veduti a Venetia, nè mi disse manco che salutasse alcuno; col prete poi io non ho havuto alcuna famigliarità, et neanco lui mi ha detto niente. Et fatte altre interrogationi, rispose non saper altro.

Super generalibus recte. Relectura confirmavit et iuravit etiam de silentio.

«Il Serenissimo Principe fa saper, et è per deliberation dell’Eccelso Consiglio di X fatta l’hora presente.

«1607, 9 ottobre. – Pubblicata sopra la scala di San Marco et di Rialto et su il campo di Santa Fosca per Battista Brunoro comandador a hore 23: Che Giovanni da Fiorenza figliolo di Paolo, huomo di commune statura, con occhi varri e barba rossa; rolato già nella compagnia del Governator Bortolo Nievo vicentino destinato sopra le navi per Soria, et Alessandria, et fallito di essa compagnia, e

«Pasqual da Bitonto, d’anni 32 in circa, di ordinaria statura grasso, con barba nera e capelli neri solito già servir nella compagnia del capitano Gioan Troglioni d’Ancona in Padoa.

«Imputati che trattenuti per molti giorni da Alessandro Parrasio d’Ancona, che habitava nella casa di Ridolfo Poma a Santa Giustina per trattar et esseguir l’infrascritto atrocissimo delitto, fomentati et spaleggiati da altri per questo fine, habbino per le scelerate cause, che apparono nel processo, ferito di stilo appostatamente et proditoriamente, per comission d’altri il giorno di venerdì 5 del presente mese intorno l’hore 23, di tre gravissime