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degli inquisitori di venezia | 17 |
ciera havessero, ma uno havea la barba postizza, cioè quell’avanti.
Ad generalia recte respondit. Lecta confirmavit et iuravit.
«Die 6 ottobre 1607. - Fatto venir come avanti Steffano di Luca Callafao che lavora al Galion, testimonio tolto ex ufficio, citato monito esaminato, et interrogato, È stato alcuno hieri che ti habbi ricercato ad andar a vogar in una peota1 che andasse fuori di Venezia? respondit: Illustrissimo signor sì, venne un zovene, che ha nome Tomio, che sta drio la Tana a dirmi se volevo andar in barca in luogo di un homo che li mancava, li risposi, che sarei andato, et vi andai. Domandatus, Che barca era quella nella qual andasti, e dove era ella? respondit: una peota drio la Tana. Domandatus, Quanti homeni erano in quella peota quando ti glie andasti? respondit: quando entrai in peota erimo sei che vogava, uno de" quali era Tomio sopradetto quondam Zanon, un altro Zuanpaulo che sta in rio di Castello, un altro Piero Grasso solea esser pescaor2 habita anco lui a Castello, un altro di Ancona chiamato Lodovico, et questo ancora habita in Castello, un altro Battista Calafao, che sta a Venetia et mi et un altro fratello di Tomio, detto Antonio. Domandatus: - Quel Lodovico d’Ancona fu levato da noi in Quintavalle insieme con quel Battista calafao, il sesto, che era in peota è uno che ultimamente è venuto di schiavo al qual non so il nome, ma habita drio la Tana, et è visin di Tomio, che è paron3 della peota, e con la peota andassimo fuori delli castelli alla Giesiola verso la cà Bianca, stessimo là fin l’avemaria; venne poi là una gondola a quattro remi dentro via con quattro o cinque persone dentro, e montorno nella peota e con loro doi di quelli barcaruoli, che li havevan vogati in gondola, uno de’ quali ha nome Matthio Schiavon, mi par stia in rio della Pietà, lo altro non lo conosco; e perchè Tomio mi haveva chiamato in loco di uno che mancava in relatione, havea nome Battista quondam Carlo sta in rio di Castello, qual da sua posta venne poi a Lio4 e così io smontai di peota e venni a Venetia con quella gondola, che haveva butato coloro, che erano montati in peota; nella qual non vi era altri che mi; e quel Matthio Schiavon mi disse: va a Venetia con quella gondola e menela in rio della Pietà a casa mia, dicens che la gondola era di quell’altro, che non li so il