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202 scrittori tedeschi

nità Liburiae, Leburiae ec., finalmente Terra di Lavoro. Tali trattati, cioè quello di Arichi del 772, di Sicardo dell’836, di Landolfo od Atenolfo con Giovanni console del 933, sono stati riprodotti dal Pellegrini, Muratori, Pratilli, Canciani, ed ultimamente dallo istesso Bluhme nello Leges Langobardorum (ediz. min., pai:. 130-194). Dopo di avere esposto, come il fondamento dei trattati fosse il comune possesso, con uguali diritti, della Liburia, coll’eccezione dei beni demaniali dei principi capuani, del possesso territoriale libero ventenne di Longobardi e di Napoletani liberi, e di un terzo dell’antico possesso passato per compra regolare in mano di Longobardi e di Napoletani liberi; dopo di avere poi notalo, come tutto il rimanente dei terreni, o abitati o rimasti privi d’abitanti, fosse diviso tra le due nazioni (dividimus per medium), la Memoria esamina quale fosse la sorte degli antichi abitanti ancora superstiti. Essi erano i servi e i terziatori. Nei primi, l’autore ravvisa gli antichi coloni, dai Longobardi col rimanente dei non liberi confusi. Nei secondi, detti ancora censiles homines, esso riconosce gli antichi possessori, ora somiglianti agli Aldi longobardi, con libertà limitata, nella prima metà del decimo secolo non più nominati, sicchè abbiamo da credere che essi o comprarono la libertà intera ovvero finirono col lasciare il patrio suolo.


BLÜMMER, F., Renata von Ferrara. Lebensbild aus der Zeit der Reformation (R. di F. Ritratto dell’epoca della riforma) Francoforte, 1869, 8vo.

Vedi Renata. - La storia dell’uomo, il quale diresse la coscienza e negli anni suoi più maturi la vita della figlia di Lodovico XII, è stata nuovamente composta sulla fede di molti documenti nuovi e coll’aiuto di lunghi studi degli scritti suoi, da F. W. Kampschulte, professore a Bonna: Johann Calvin, seine Kirche und sein Staat in Genf,, vol. I, Lipsia, 1869.


BÖHMER, Eduard, vedi JAHRBUCH.


 »       J. F., Acta Imperii selecta, parte II, 1. 2. Innsbruck, 1867-68.

Vedi Not. bibl, suppl. VIII.

La vita di Gio. Federigo Böhmer ( intorno a cui vedi L. Ranke nella Historische Zeithschrift, vol. XX, e Arch. Stor., N. S,, vol. XVIII) è stata ampiamente descritta coll’aggiunta di scelto carteggio e degli scritti suoi minori da J. Janssen (editore dell’opera importante: Frankfurts Reichscorrespondenz): Johann Friedrich Böhmers Leben, Briefe und kleinere Schriften. Friburgo, 1868, 3 vol. 8vo. Opera di segnalato interesse per conoscere lo sviluppo e la direzione degli studi storici in Germania, in cui il Böhmer ebbe parte principalissima. Se n’ha anche un compendio: J. Fr. Böhmers Leben und Anschauungen. Friburgo, 1869.

» Fontes rerum Germanicarum. Geschichtsquellen Teutschlands. vol. IV, Stuttgarda, 1868, 8vo.