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il critico tedesco e l’italiano, dimostrano che non sarebbe superfluo nuovo esame, confrontando l’uno coll’altro. In ogni modo è peccato, il diligente lavoro dello storico napoletano, esimio conoscitore di quest’ultimo periodo degli Svevi e dei primordii Angiovini, essere rimasto ignoto allo scrittore berlinese.

Il Pabst, in un articolo inserito nelle Göttinger Gelehrte Anzeigen, 1868, num. 24, adottando la critica del Bernhardi, dichiarasi contro l’autenticìtà dei Diurnali.


BIRCK, Max, Marsiglio von Padua und Alvaro Pelayo über Papst und Kaiser, Kirche und Staat (M. di P. e A. P. sopra Papa o Imperatore, Chiesa e Stato). Mulheim sul Heno, 1868, 4to.

Programma scolastico. Esposizione succinta e chiara delle teorie ecclesiastico-politiche dei due protagonisti dei sistemi tra loro guerreggianti del XIV secolo.

Al medesimo argomento spetta la memoria di Emilio Friedberg: Die mittelalterlichen Lehren über das Verhältniss von Staat und Kirche. Augustinus Triumphus. Marsilius von Padua (Le dottrine del medio evo intorno alle relazioni tra Chiesa e Stato). Nel giornale pel gius canonico (Zeitschrift für Kirchenrecht), pubbl. da Dove e Friedberg, vol. VIII. Tubinga, 1809 (Intorno al Friedberg e al di lui libro: De finium Inter Eccl. et civitatem etc; vedi Bibliografia, pag. 76).

Vedi Höfler.


BLANC, vedi JAHRBUCH.


BLUHME, Friedrich, Die Gens Langobardorum und ihre Herkunft (La G. L. e la provenienza della medesima). Bonna, 1868.

Vedi Arch. Stor. Ital., III serie, vol. IX, II. 145 segg., dove si ragiona anche del vol. IV della sezione Leges nella raccolta dei Monumenta German. histor. del Pertz contenente le leggi longobardiche. Il Bluhme ha reso conto della ragione dell’edizione da lui procurata, nella Historische Zeitschrift. vol. XXI, pag. 410-421 . Esso di poi ha procurato l’edizione minore delle leggi col titolo: Edictus regum Langobardorum etv. Annover, 4869. Vedi Arch. Stor. Ital., III serie, vol. XI, p. I, pag. 208.

Al medesimo argomento spetta: Summa legis Langobardorum etc. ed. A. Anschütz. Halle, 4870. Vedi Arch. Stor. Ital., III serie, vol. XI. p. I. pag. 209.


     »      Das Pactum de Leburiis und die beneventanischen Tertiatoren. (Il Pactum de Leburiis e i terziatori beneventani).

Memoria inserita nella Historische Zeitschift, vol. XXIV, pag. 125, segg. Argomento alla medesima porgono i trattati tra i principi Longobardi e i duchi greci di Napoli riguardo alle contrade situate tra Capuae le vicinanze dell’attuale capitale, conosciute anticamente col nome di Laboriae, Laburinus campus, nell’epoca della cadente lati-