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rassegna bibliografica 193

12.° I re Ugo e Lotario confermano ad Orso patriarca d’Aquileia il contado d’Istria, intercedenti Bosone marchese e Guido vescovo.

Di Verona 17 ottobre 931; del regno di Ugo anno VI, di Lotario il primo.

Il Dümmler trascrisse il documento dal libro di copie (del secolo XV) degli atti di Gorizia e Aquileia, ora nell’archivio centrale di Venezia e si valse anche di una raccolta manoscritta di Rubeis nella Marciana. L’intercessore Guido era forse il vescovo di Piacenza che tenne la sede dal 904 al 940.

13.° Ugo e Lotario donano al conte Ugo, nipote loro, la corte Altovense entro il regno di Borgogna nel contado di ’ienna, con sette mansi1.

Di Pavia, 24 giugno 937; di Ugo re anno X e di Lotario re VI.

Tratto dal codice manoscritto della biblioteca imperiale di Parigi (5214), mandato al Dümmler in Kalle per mediazione del ministro del culto in Berlino. Il documento ricorda due volte i mansi donati ad Ugo, ma la prima volta sono sette, la seconda settecento2. Il Dümmler tiene piuttosto pel numero maggiore3. Nel contado di N’ienna in Francia è la corte Altovense, altrimenti detta St-Jean d’Octaveon non lungi da Romans sur Isére. Il Dümmler corregge l’anno in 936.

14.° Ugo e Lotario confermano all’abbate e monaci di Monte Amiata i loro possedimenti devastati da pravi uomini.

Dato ad pontem Andrie, 3 ottobre 937; di re Ugo anno XII e di Lotario re VII.

L’originale è nell’Archivio di Stato in Firenze, ma in diversi luoghi malconcio; ne trasse copia pel Dümmler il segretario di esso Cesare Guasti.

15.° Ugo dota la sposa sua Berta regina, donandole più corti regie e 2160 mansi di terre in Toscana.

Dato in Borgogna nella corte Columbaris, 12 dicembre 938, del regno di Ugo anno XII e del figlio di lui Lotario anno VII.

L’originale, già nel convento di S. Salvatore in Pavia, è nell’Archivio di Stato di Milano, d’onde ne trasse copia il Dümmler che corregge l’anno in 937. La corte Columbaris è Colombier non lungi dal lago di Ginevra.


  1. Il manso in Piacenza corrispondeva a dodici jugeri di terreno e l’iugero a dodici pertiche, sicché il manso veniva pertiche centoquarantaquattro, ossia quasi undici Ectari.
  2. Sarebbero ectari 7681.
  3. Si trovano simili grandi donazioni in altri documenti (vedi Documonto N.o 15).