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rassegna bibliografica |
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la sola che potesse essere favorevole a Venezia. Ns avveniva quindi che il re cercasse d’interporsi; e, come dice il Nunzio, «spontaneamente e per sua dignità, e per una giusta compassione che lo muove a favorir la causa di detti ambasciatori; spedisce questa mattina a Venezia un corriere, facendo ogni più caldo e favorevole ufficio per la loro causa»[1]; e facesse intendere alla Repubblica, ch’essi non sarebbero lasciati partire; nè che si permetterebbe di venire oltre Lione al nuovo ambasciatore Simone Contarini, «sinchè non venisse la risposta del corriere con la soddisfazione che il re pretende»[2]. Le cose senza grandi difficoltà si accomodavano poi tra Francia e Venezia[3]; e il Contarini poteva indi continuare il viaggio, ed essere ricevuto in corte; dove forse non aveva mai a trovare in nessuno maggior ritrosia che nel Nunzio pontificio. Il cardinale segretario di Stato, come prima in Roma si ebbe notizia di quella missione del Contarini, gliene aveva scritto subito: «L’ambasciatore straordinario Simone Contarini fu l’anno passato ambasciatore qui in Roma; e, sebben si creda che V. S. possa aver relazione della sua persona, non ho voluto lasciar di dirle che è cervello molto rivoltoso e avversissimo agli Spagnuoli, e che non ha ragione più principale che quella di stato; e con la sua energia e magniloquenza, che accompagna anche con voce alta, non potrà fare se non mala impressione costì appresso Sua Maestà e i ministri. Egli ha avuto sempre opinione che Sua Santità abbia creduto e creda troppo agli Spagnuoli, e non poteva lasciarsi dare ad intendere che Sua Santità facesse bene a stare neutrale; anzi molte volte ha fatto istanza che si armasse e dichiarasse contra Spagnoli.... Quel che importa più è, che lo si ha per uno dei fautori di fra Paolo.... Concludo bene a V. S., che non è uomo da poter nutrire pensieri di pace, ma piuttosto da mettere in campo qualche garbuglio»[4]. E un mese dopo, l’8 novembre, il Nunzio rispondeva: «V. S. illustrissima ha fatto molto bene a darmi si partico-
- ↑ Lettera 668, del 19 ottobre.
- ↑ Lettera 670, del 21 ottobre.
- ↑ V. Lettera 865, del 17 gennaio t618, nella quale si dice il Contarini esser giunto a San Dionigi.
- ↑ Lett. 689, del 6 Ottobre.