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rassegna bibliografica 183

la sola che potesse essere favorevole a Venezia. Ns avveniva quindi che il re cercasse d’interporsi; e, come dice il Nunzio, «spontaneamente e per sua dignità, e per una giusta compassione che lo muove a favorir la causa di detti ambasciatori; spedisce questa mattina a Venezia un corriere, facendo ogni più caldo e favorevole ufficio per la loro causa»1; e facesse intendere alla Repubblica, ch’essi non sarebbero lasciati partire; nè che si permetterebbe di venire oltre Lione al nuovo ambasciatore Simone Contarini, «sinchè non venisse la risposta del corriere con la soddisfazione che il re pretende»2. Le cose senza grandi difficoltà si accomodavano poi tra Francia e Venezia3; e il Contarini poteva indi continuare il viaggio, ed essere ricevuto in corte; dove forse non aveva mai a trovare in nessuno maggior ritrosia che nel Nunzio pontificio. Il cardinale segretario di Stato, come prima in Roma si ebbe notizia di quella missione del Contarini, gliene aveva scritto subito: «L’ambasciatore straordinario Simone Contarini fu l’anno passato ambasciatore qui in Roma; e, sebben si creda che V. S. possa aver relazione della sua persona, non ho voluto lasciar di dirle che è cervello molto rivoltoso e avversissimo agli Spagnuoli, e che non ha ragione più principale che quella di stato; e con la sua energia e magniloquenza, che accompagna anche con voce alta, non potrà fare se non mala impressione costì appresso Sua Maestà e i ministri. Egli ha avuto sempre opinione che Sua Santità abbia creduto e creda troppo agli Spagnuoli, e non poteva lasciarsi dare ad intendere che Sua Santità facesse bene a stare neutrale; anzi molte volte ha fatto istanza che si armasse e dichiarasse contra Spagnoli.... Quel che importa più è, che lo si ha per uno dei fautori di fra Paolo.... Concludo bene a V. S., che non è uomo da poter nutrire pensieri di pace, ma piuttosto da mettere in campo qualche garbuglio»4. E un mese dopo, l’8 novembre, il Nunzio rispondeva: «V. S. illustrissima ha fatto molto bene a darmi si partico-

  1. Lettera 668, del 19 ottobre.
  2. Lettera 670, del 21 ottobre.
  3. V. Lettera 865, del 17 gennaio t618, nella quale si dice il Contarini esser giunto a San Dionigi.
  4. Lett. 689, del 6 Ottobre.