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rassegna bibliografica 177

riusciva alla fine di ottenere questi termini di accomodamento. Si concedeva alla regina madre:

«Oltre al governo delle Provincie d’Anjou e alle piazzo di Angers, del Ponte di Cè, e di Chinon, le saranno pagati quattrocento fanti per le guarnigioni necessarie di questi luoghi; le saranno trattenute due compagnie di cavalli, l’una di gente d’armi e l’altra di cavalli leggieri, e le sue guardie ordinarie; godrà la sua grossa pensione di prima; avrà una dichiarazione amplissima del re di non essersi per fare alcuna ricerca contro quelli che hanno avuto parte nella sua uscita da Blois, nè prima nè dopo; e a questo modo, con una tal dichiarazione, ella porrà in sicuro le cose d’Épernon e degli altri che sono appresso la sua persona»1. Questi termini di accomodamento portati alla regina madre dal padre Berul; due settimane dipoi, il 22 maggio 1619, ne scriveva il Nunzio al cardinale Borghese: «Fu ricevuto poi molto bene in Angoulême il padre Berul; ed esposte ch’egli ebbe le cose trattate col re, furono fatte dalla regina madre tutte quelle dimostrazioni di pace che si potevano desiderare dalla sua parte. Fece cantare pubblicamente il Te Deum, e fece che il padre Suffren, suo confessore, predicasse e rendesse grazie a Dio, dell’accomodamento seguito. La sua dichiarazione poi fu, ch’ella non voleva altrimenti piazze di sicurezza; dicendo ch’ella non le aveva domandate, e che non aveva mai avuto intenzione d’avere altre piazze di sicurezza che quella del cuore e della buona grazia del re suo figliuolo»2. Non ostante le quali dichiarazioni, essa pure non volle per un pezzo venire in corte; e soltanto il 5 settembre accettava di avere col re un abboccamento in Tours. E il Nunzio ne scriveva alcuni giorni dopo: «Dacchè la regina madre è venuta a trovar il re suo figliuolo, tutte le cose son passate benissimo fra le Maestà Loro, essendosi vedute ogni giorno ... . Tra la regina e Luynes le cose passano benissimo, siccome tra il medesimo Luynes e Luçon; onde sinora non si potrebbe quasi desiderare di vantaggio, in materia di soddisfazione, da tutte le parti»3. In questo abboccamento la

  1. Lett. 1G90, deli’8 maggio.
  2. Lett. 1698.
  3. Lett. 1879, dpl 13 sellembre.