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122 vita di domenico cirillo

Nè più la finirei, se tutte volessi narrare le meraviglie che dopo settantanni si narrano ancora di quest’uomo che fu e sarà sempre una gloria dell’Italia1.





  1. Anche la scena s’impossessò de’ fatti tragici del 1794 e 1799; e vi furono i drammi su De Deo, sulla Fonseca, sulla Sanfelice, e l’Emma Liona.
    Federico Riccio scrisse il dramma storico in cinque atti Domenico Cirillo, nel quale sono interlocutori cinque de’ suoi compagni al patibolo, Pagano, Russo, Ciaia, Pigliacelli e Manthonè, personaggi storici, come storica è la sorella Zenobia; ma non punto la nipote Elena, alla quale vorrebbesi dare per marito il giovine e dotto cittadino Russo, e per amante un Lorenzo Tanfano figliuolo del famigerato Gennaro, capo de’ lazzari del mercato. Il carattere di Domenico fu studiato bene; fra’ pericoli della repubblica abbandonata da’ Francesi, egli mostra tutta l’anima sua nobilissima e secura, in mezzo all’Assemblea legislativa.
    Nè perde mai la sua fronte serena insino all’ultitmo giorno che lo scrittore credette il 28 invece del 29 di ottobre 1799.