Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/124

120 vita di domenico cirillo

Un terzo busto fu collocato nell’anno 1869 nell’orto botanico in fondo al ridente viale delie magnolie, avanti l’agave sempiterna, senz’altro che il nome.

Gran danno che gli artisti non abbian visto il magnifico ritratto che fece del Cirillo la bella e celebre Angelica Kauffmann, innamorata per lo meno dell’ingegno e delle virtù di lui, fortunatamente salvato, non so ancora il come, dalle devastazioni dell’incendio e del saccheggio.

Nella vita di un grand’uomo è immancabile, massime dopo della morte e degli anni, la parte di leggenda, che spesso è realtà; ed io che sono stato più e più volte in mezzo al minuto popolo di Grumo e di Fratta maggiore, come nell’ultimo anniversario del 29 di ottobre 1869,


    in ogni età in ogni luogo
    è più augusto e più riverito
    il nobile vecchio
    infra le orgie ladre e folte
    delle regie plebi
    diserto de’ lunghi e severi
    lavori dell’ingegno
    e del sereno e residuo conforto
    della famiglia
    fastidito della codardia umana
    e sdegnoso di grazia
    cercò i riposi della morte
    e le giustizie della fama

    III.

    Parteciparono
    fra altri parecchi
    a guesto tardo piacolo italiano
    i consigli provinciali
    di Napoli e di Siracusa
    i comitati medici
    di Napoli Cotrone
    Como Bergamo Brescia
    ned ultimi
    i medicanti della Venezia
    serva ancora di Austria.