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definitivamente dal Reame. E gli Spagnuoli, rimastine assoluti signori, lo riducono a stato di lontana provincia, e vi stabiliscono il governo de’ vicerè, che per due secoli e trent’anni lo afflissero e dilapidarono1.

Patisce Reggio in questi tempi terremoti e pestilenze2; patisce persecuzioni e sedizioni civili a causa della riforma luterana3; patisce guasti e rovine da’ Turchi, i quali più volte osteggiandola vi fanno sbarchi, prigionieri, depredazioni, bottino4.

Oramai tutto il Regno, destituito di attività nazionale, non ha viso che d’indecorosi patimenti. Mancipio di Spagna e de’caslaldi di lei, è sottomesso ad ordinamento tutto militare e fiscale, vólto solo a mietere, mai a seminare. Mutati gli ordini politici; per magistrati novelli, gli antichi caduti di autorità e di grado; la milizia serva della milizia e della grandezza spagnuola; la superbia dei chierici fatta grande; i popoli tenuti in dovere con guarnigioni e fortezze, obbligati a dar uomini e danari non a misura del bene loro, ma del vantaggio e della boria de’ monarchi di Madrid. A tutto questo aggiungevasi in Calabria e in Reggio il disordine de’ banditi5; i quali, profittando de’ tempi torbidi e scorretti, s’erano divisi in brigate, e, gittati alla campagna e alle strade, audacemente avventavansi nelle indifese città, depredando, assassinando, a prezzo mettendo le vite de’ meglio stanti. Invano chiedevano i più al governo provvedesse: chè questo, fisso poco alla tutela e assai alla pecunia, non solo a tal male non poneva rimedio, ma neppure a quello peggiore delle invasioni turchesche veniva in aiuto. S’avvicendavano queste sulle calabresi marine, al saccheggio ed all’incendio mandando la roba e le case de’ cittadini; i quali, da nessuno difesi, erano costretti a far da sè; e talora furono visti pochi animosi lottare con disperato coraggio contro alle migliaia di quei barbari, e fugarli.

In tale stato era più d’una città nel Reame; in tale stato fu Reggio per tutto il secolo decimosesto6. Ciononostante qualche segno di vita civile non le mancò: rifatti in miglior forma i pub-

  1. Lib. VI, cap. 1.
  2. Ivi, cap. 2, §. 1: cap. 4, §. 1; cap. 5, §. 1.
  3. Ivi, cap. 3, §. 7.
  4. Vedi tutto questo lib. VI, passim
  5. Ivi, cap. 3, §. 5; cap. 4, §. 3 e 4.
  6. Ivi, cap. 3, §. 5.