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detto delle bande nere 5

male; ognuno dichie, perchè voi non potete ire a Pisa, che voi non lo osserveresti. Io vi dico, Giovanni, che comportiate el comfino, et non guardiate a dire: E’ non m’à a gastigare se non el Duchia, et che lui l’ha fatto proprio, et falo per vedere se voi state patiennte. Ubiditelo d’ogni cosa, che voi siate più in gratia sua che voi fussi mai. Et el Diuca mi mandò l’altro dì a dire che non vi voleva altrimenti bene che se voi fusi suo fratello carnale, et che io et voi ve ne avedresti alla tornata sua di Franchia, che non vi merria laggiù; che non vole che voi andiate con esso lui per fare dimonstratione, che gli dispiaciono le cose male fate, et per dare esempro agli altri; et non mena secho quasi nessuno de’ sua gentiliomini, se non otto o nove al più che egli meni. Venite sopra a di me a questo confino, che buono per voi sie voi lo farete, arete dal Ducha quelo che voi vorete, et io so di bocha sua proprio sie voi farete altrimenti, voi farete contento chi vi vorà male, et non fate più conto di me, sie voi non fate quello che vole el Ducha; che sie voi farete altrimenti, la serà la rovina vostra, ch’io mi farò monacha, quando io udrò che non vogliate fare quello che vorà lui. Non menate quaggiù se none quelli che voi sapete che non sono in disgratia del Ducha, che farebbono male e fati loro: io ve n’ò fato avisata, perchè non vi abiate a dolere se non di voi. Non altro per questa, se non che stiate di buona voglia, che farete quello che voi vorete, se farete quello che vorà el Ducha. Fata a dì xj di marzo MDXVIII.

Vostra consorte Maria de’ Medichi.       


1518, 18 di marzo1.


49.             Il Cardinale Innocenzio Cibo al medesimo.


Ill. signor Giovanni, quanto fratello nostro amantissimo. Per lettere del magnifico messer Jacobo Salviati, V. S. haverà inteso li confini che questa excelsa Republica gli ha assignati, per qual che dimostratione et penitentia dello errore et excesso commesso: che invero quando ben V. S. considererà di qual sorte et grado el sia stato, et con quanto caricho della prefata excelsa Republica et de lo illustrissimo signor Duca nostro, sapiamo che fra se judi-

  1. Al computo comune, 1519.