Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
140 | Archivio di Statistica |
con ricchezza di particolari, con intelligenza sicura delle relazioni esistenti
tra i grandi fattori dell’economia nazionale.
La situazione dei Principati di fronte al diritto pubblico europeo; la sua costituzione politica, la sua interna amministrazione civile, militare, giudiziaria, finanziaria, ecclesiastica; i caratteri generali della sua legislazione civile, penale e processuale vi sono esposti succintamente, ma lucidamente.
Speciali paragrafi sono dedicati alle condizioni economiche delle classi agricole ai contratti agrari più in uso, al valore e alla rendita della proprietà fondiaria, al debito che l’aggrava, ai demani pubblici, ecc.
Un capitolo di particolare interesse è quello che riguarda l’etnografia; nè la demografia vi è trascurata. Infine una copiosa bibliografia ricorda gli scritti, non solo rumeni, ma italiani, francesi, tedeschi, ecc. che si occuparono in tempi recenti d’illustrare la regione dacica e i suoi abitanti.
Non esitiamo a dire che d’ora innanzi nella maggior parte degli studi di statistica internazionale sarà agevole comprendere, la Rumania, grazie alle notizie copiose e saviamente coordinate nell’opera che abbiamo indicata.
NOTE E CORREZIONI
al I. volume dell’Archivio Statistico.
A pag. 76, nella tabella, linea 2a invece di S 248 100
leggasi 52 48 100
A pag. 77, linea 7, invece di riuscito con 144 voti nel collegio di S. Giovanni in Persiceto leggasi riuscito con 146 voti nel 1° collegio di Palermo.
Nella carta grafica il collegio di S. Giovanni in Persiceto dev’essere indicato col colore verde.
A pag. 186, il titolo della Tav. XVIII dev’essere il seguente: Proporzioni delle varie combinazioni dei parti doppi e tripli, rispettivamente, a 100 parti doppi e a 100 tripli.
A pag. 197, nel titolo della tavola, invece di MORTI (esclusi i morti) leggasi MORTI (esclusi i nati-morti).
Nella stessa tavola XXI la proporzione per l’Ungheria, di 6.51, che apparisce straordinariamente elevata, in confronto a quelle di tutti gli anni precedenti si spiega per il cholera che infieri gravemente in quell’anno.
A pag. 204, tavola delle Morti violente. Nella cifra di 740 corrispondente all’Austria cisleitana per il 1874 sono compresi, oltre agli omicidi, le morti per idrofobia. Queste ultime non sono date separatamente dagli omicidi nella statistica austriaca di quell’anno.
ERRATA - CORRIGE del presente volume II.
A pag. 73, tavola VI, Totale ferrovie italiane. Anno 1875. Prodotto netto per cento lire del capitale speso, leggasi 2.39.
A pag. 55, Per ottenere la concessione si domanda un progetto particolareggiato, che potrà costare intorno a 10 0 15 mila lire a chilometro. Leggasi che potrà costare da 3 a 4 mila lire a chilometro, salvo per talune linee alpine, che costarono notoriamente molto di più.
A pag. 64, in fine della pagina. Ogni cento chilometri di viaggi effettivi sulle ferrovie italiane, sono percorsi in media 130 chilometri dalle locomotive, cioè 30 chilometri sono consumati in servizio delle stagioni. Aggiungasi e in marcie-manovre di vagoni vuoti.