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APPENDICE.
CHIESA STABILITA E CHIESE DISSIDENTI NELL'INGHILTERRA E GALLES.
Dal 1851 in poi aumentò grandemente il numero dei luoghi consacrati
al culto. Mentre in quell’anno, dal censimento che si fece, risultavano esistenti
14,162 luoghi religiosi appartenenti alla Chiesa Stabilita e 20,569 appartenenti
ad altre chiese, si può ora stimare che il numero delle prime
stia fra i 18 ed i 19,000, e quello delle seconde non sia inferiore ai 28,000.
Due sistemi sono attuati per provvedere al mantenimento di queste chiese. L’uno è detto fisso, e l’altro spontaneo o volontario (the fixed and the voluntary syftem). Si pensa col primo di questi due sistemi al mantenimento dei vescovati e delle cattedrali. I vescovati in base ad una legge parlamentare percepiscono una dotazione annua complessiva di 155,000 lire sterline; le cattedrali, per quanto approssimativamente può essere calcolato, ne godono una di circa 300,000 lire sterline.
Il contributo pagabile ai beneficiati parrocchiali (parochial incumbents) ammontò nel 1875 alla somma di lire sterline 2,410,000, e quantunque sia questa già per sè una somma cospicua, non rappresenta il reddito totale della Chiesa Stabilita. Questa venne durante gli ultimi anni largamente sussidiata dalla Commissione ecclesiastica, la quale dei suoi redditi fece larga parte ai benefizi, per la somma di mezzo milione all’anno di lire sterline, per cui Bounty, segretario della regina Anna, credette poter affermare nella sua relazione innanzi al Comitato della Camera dei Comuni che il valore dei benefici, com’era dato dalla «Clergy List» ammontava a lire sterline 3,719,000, ma che con ogni probabilità la somma totale si poteva ritenere superiore di un 10 per cento. Lo Skeats, nella lettura che fece dinnanzi alla Società statistica di Londra il 21 del marzo p . p., va più in là ancora, e crede si possa ritenere l’animontare effettivo, maggiore di 25 per cento di quello dato dalla «Clergy List»; ciò che porterebbe il reddito fisso del clero parrocchiale a più di lire sterline 4,500,000 all’anno.
