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LA PRODUZIONE

E IL VALORE DELL'ORO E DELL'ARGENTO.


SEbbene non sia ancor lecito un presagio rispetto al tempo in cui il paese nostro potrà affrancarsi dal regime della carta moneta, i fatti e le questioni che riguardano la moneta metallica, offrono pur sempre anche per noi grandissimo interesse.

I nostri scambi con l’estero si conteggiano tuttora per la parte maggiore in moneta metallica, e in egual moneta sono saldate le differenze a nostro debito e credito verso le piazze straniere. L’erario italiano riscuote in metallo i dazi d’importazione ed altri minori cespiti d’entrata; ma per lo converso deve pagare in oro o in argento una somma non piccola d’interessi e rimborsi di debiti consolidati e redimibili, e il prezzo di non pochi acquisti di materiale per l’esercito, per la marina e per le costruzioni di strade ferrate. Molti prestiti di municipi e di provincie sono pattuiti in oro ed a condizione che in oro ne sien pagati gl’interessi e ne sia eseguita la restituzione; e una parte ragguardevole delle spese delle Società ferroviarie si effettua in moneta metallica. Voglionsi ricordare, comunque non abbiano avuto finora larga applicazione, le disposizioni dell’ultima legge sulla circolazione cartacea, da cui fu convalidato il patto di pagamento in moneta metallica pei depositi presso le Banche e le Casse di risparmio, per le cambiali, e pei biglietti all’ordine fra commercianti; e fu consentito agli Istituti d’emissione d’investire in cambiali e in titoli sorteggiati pagabili in oro le loro riserve metalliche vincolate.

Inoltre la convenzione del 23 dicembre 1865 ha costituito fra l’Italia, la Francia, il Belgio e la Svizzera una lega od unione monetaria che fu detta latina e alla cui durata fu prefisso il termine del 1° gennaio 1880.

Per essa i quattro Stati furon posti sotto un regime monetario in gran