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IL

MOVIMENTO DELLA POPOLAZIONE

in Italia e in altri Stati d’Europa.


LA DIREZIONE di Statistica ha pubblicato di questi giorni il movimento della popolazione del regno verificatosi durante il 1874, confrontato con quello dei due anni precedenti. La relazione ufficiale limita le proprie osservazioni, naturalmente, all’Italia, e anche per questa al solo periodo di tempo per cui le si offrivano dati omogenei per tutto il paese. È noto infatti che la provincia di Roma, quantunque entrata nel 1870 a far parte del grande Stato italiano, non poteva fornire gli elementi uniformi per uno studio siffatto, se non dal giorno in cui, attuandosi il Codice Civile anche nel suo territorio (il 1 febbraio 1871) le funzioni di ufficiale dello stato civile erano tolte di mano al clero e trasferite ai sindaci; e il servizio di quell’anno non essendosi potuto esercitare dai magistrati comunali che per undici mesi nella provincia di Roma, questa non potè figurare nelle tavole del movimento della popolazione del Regno, che a cominciare dall’anno appresso.

Noi ci proponiamo ora di osservare questo movimento nei suoi fatti più notevoli e caratteristici, rifacendoci dalla costituzione del nuovo Regno, e di apprezzarne i risultati alla luce della Statistica internazionale.

E anzitutto un’osservazione per circoscrivere nettamente il