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IL COMMERCIO INTERNO

E


LE VIE FLUVIALI DI COMUNICAZIONE NELLA RUSSIA.


Gli elementi per questa monografia furono in gran parte ricavati dall’Annuario Statistico «Statisticeski Vremennik» dell’impero russo pubblicato per cura del comitato centrale di statistica presso il Ministero dell’Interno, negli anni 1869, 1870, 1871, 1872; e dall’Atlante economico-fatifico della Ruffia europea. Vol. IV. Studi del Dipartimento dell’Agricoltura presso il Ministero dei beni della Corona, 1869, Pietroburgo.

Alla fine del XVII secolo la Russia non possedeva altre vie di comunicazione se non quelle che si potrebbero chiamare un dono della natura. Ma i grandi sistemi fluviali delle sconfinate pianure sarmatiche non erano collegate fra loro e non davano passaggio, per conseguenza, da un versante all’altro dell’impero. Primo ad occuparsi della costruzione di alcuni canali fu Pietro il Grande.

Ma dopo la morte del violento riformatore, e per circa un secolo ancora, i successori di lui si limitarono a qualche debole tentativo per migliorare le vie di comunicazione nel paese. Nel 1816 non mancarono progetti: furono decretate nuove strade, ma di vantaggio limitato pel commercio, e più specialmente dirette a soddisfare agl’interessi militari e politici. L’applicazione poi del vapore all’industria de’ trasporti per acqua, benchè giovasse ad accelerare il movimento degli scambi, non poteva rimediare che in parte alle difficoltà del commercio effettuato esclusivamente sulle vie fluviali, difficoltà inerenti alla brevità del tempo utile per la navigazione ed alla sproporzionata ripartizione delle acque nell’impero russo. Tocchiamo infine il 1838, anno in cui ebbe luogo il primo sperimento di ferrovia; questo fatto genera una vera rivoluzione ed inizia una 7. Archivio di Statistica.