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94 M. Pelaez

L. Recordo io Pavolo che nelli 1447 niello mese di decembre1 venne re di Ragona in Tiuli ad istantia dello papa, e furoli date le chiave della terra e li fortelezzi; e questo fece lo papa per mannarlo incontro allo conte Francesco che veniva come nemico per entrare nella Marca.

LI. Recordo io Pavolo che in nelli 1447 a dii 23 di febraro, e fu uno iovedì a dimane, doi hore nanzi die2, morio lo nostro pastore, cioè papa Eugenio quarto, e fu sotterrato in S. Fietro denanzi all’uscio della sacrestia in terra; a cui Dio l’abia misericordia.

LII. Recordo io Pavolo che nelli 1447 a dii 4 dello mese di marzo, e fu de sabato alle 22 hore, li cardinali si misero in conclave in nella Minerva, e furono in tutto .xviii. cardinali3, e stettero per infino nello lunedi ad ora de terza e ferono papa monsigniore de Bologna, et era de Serazano, et era di sì vile natione che non avea arma e fece per arma la chiave, altrimente era uno valente homo di scientia e fe’ de molte defitia, e chiamasi papa Nicola quinto.

LIII. Recordo io Pavolo che nelli 1449 a dii 12 de settembre, e fu de venerdie, cinque hore nanti die, me nacque un mio figlio al quale pognio nome Agabito; sia pregato Dio che lo faccia buonomo e che li priesti buona ventura in questo mundo.

LIIII. Allo nome sia dell’Altissimo Dio e della Vergine Maria e di tutti li santi del cieto. Qui di sotto faremo mentione delli occurrentii dell’anno dello giubileo del 14504. Prima:

Recordo io Pavolo che nello anno preditto, come entrao lo mese de Natale, in Roma venne molta gente per lo perdono, e Ile perdonanze erano queste: che avevano a visitare queste quattro ecclesie, cioè Sto Fietro, Sto Pavolo, Sto Ianni e Sta Maria Maggiore, e lli Romani haveano a visitare uno mese, li paesani quinici dii, e li oltramontani otto. Et essenno capitata in Roma in un tratto tanta moltitudine, le mole e li forni non poteano supplire a tanta gente, et onne die ce ne multiplicava più; donne che lo papa deo ordine che fussi mostrato lo Volto Santo ogni domenica e le Teste ogni sabato, e tutte le reliquie delle chiese de Roma stavano de fore, e llo papa faceva la benedittione ogni domenica in nell’ora della benedittione

  1. L’indicazione del mese è errata, il re di Aragona venne, come dice l’Infessura, p. 44, r. 9, «dell’anno 1447 die nona ianuaiii die lunae» .
  2. Cf. Infessura, p. 45, nota 1.
  3. Cf. Infessura, p. 46, e Stefano Caffari (Diarii in Arch. d. Soc. Rom. di st. patria, IX, 570) che danno i nomi dei cardinali.
  4. Cf. Pastor, op. cit. I, lib. III passim, che dà notizie particolari di altre informazioni, fra le quali resta sempre prima questa di Paolo dello Mastro.