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Memoriale di Paolo dello Mastro | 91 |
adoppiare le gabelle de Roma, donne che Romani ne fuoro molto malcontenti, et avarianolli fatto assai più honore che nolli fecero1.
XXXXI. Recordo io Pavolo che nelli 1444 a dii 12 dello mese di settembre2, fu de sabato, nelli 22 hora fu trovato muorto nello letto lo cardinale de Santo Marco, lo quale se chiamava messer Agnilotto, e fu de casa delli Palozi, che avitava all’arco de Fosco di Berta,n 1 e furoli trovate 32 ferite adosso tutte mortali; e stette circha a dì otto che mai non fu saputo chi l’avessi fatto, e lo papa fece annare uno banno per Roma: chi avea overo chi sapea chi havesse fatto lo detto maleficio, lo dovesse rivelare allo vicecamerlengo in penitenza, e sarria tenuto secreto, e sarrìali perdonato lo ditto maleficio, e più che guadagnava cinqueciento ducati d’oro; e questo banno mannò lo papa overo qualche granne maestro de conto per havere la valuta de ben cento miglìara de ducati che li furro trovati tra denari e robba.n 2 Lo ditto cardinale fu ammazzato un die che la famiglia soa era annata a Ripa, che haveva fatto venire una nave de grano per la provisione soa; et era remaso in casa un suo cameriere che lo avea allevato picolino, lo quale se chiamava Antoniello de Rocca Priura et era figliolo d’una soa matre de latte; e lo maladetto Antoniello quanno lo vide adormito in su lo letto e quello annò co un arco et appuntolillo nella zina e passollo dalli reni, e poi pigliao uno cortiello e deoli molte ferite, e poi pigliò uno zappitiello e dieoli in su la testa; e poi se ne annò dove stava una cassa e ruppe la ditta cassa e pigliao quelli denari che volse et arienti e portollo a ccasa della matre, e poi tornò credenno che lo cardinale fosse morto, et annò a ccasa lo nepote dello cardinale e piagnienno disce: oimè che monsig.r è ammazzato. E quanno annaro alla camera lo cardinale era anco vivo, ma non potea parlare; e gridanno a lui insieme con Carlo: signor mio, chi tt’à muorto, lo cardinale azennò colle mani a llui; e lui che era apoiato ad una fenestra, disce a Carlo: vedi che dice che sono entrati et esiti per questa fenestra; e Carlo se la crese: e fatto che ebbe lo zenno, lo cardinale morì. Lo ditto Antoniello era un omo che niuna perzona
- ↑ D verta; I testa
- ↑ BCDFF’I et più guadagnava cinquecento ducati d’oro per lo spurgare dello Papa o de gran maeftrì di corte che havera ben cento migliara de ducati che li fuoro trovati tra dinari e robbe; H ha spargere in luogo di spurgare
- ↑ Cf. quanto dice l’Infessura, p. 42, a complemento della notizia sulle gabelle raddoppiate.
- ↑ La medesima data dà l’Infessura, p. 45. F. Contelori, De pontiff. et cardd. a Mart. V ad Pium II, p. 145: «Angelottus Fuscus episcopus Cavensis presbiter tituli Sti Marci Romae interemptus a famulo die xi septembrìs an. 1444».