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Memoriale di Paolo dello Mastro 65
e llo quale sentenno lo maleficio, pigliò questi suoi nepoti e disselli quello che avea sentito di loro, e quelli li palesato tutto e dieroli quelle prete che non aveano vennute; e lo ditto Misser Nicola li mandò la verso Campagnia. A dii dapoi non trovanno li malfattori, fu preso misser Nicola, lo zio, e menato denanti allo governatore di Roma, e domandollo de questo fatto, e lui sempre denegava, et infine fe lo sacramento che non ne sapea niente, e questo fece per non incolpare li suoi nepoti. Non che esso ci fosse incolpato a niente, ma per lo sacramento che ne fece, fu condannato a muorte. E fu cercato per li malfattori e fuoro ionti de sopra a Velletri, e fuorono menati a Roma, e fuoro martoriati, e confessaro tutto et a cui l'avevano vennute; e quelli che aveano comperato fu de bisognio che rendissino le ditte preti e perle e perdierono lo prezzo che ci havevano speso; li malfattori fuorono connannati a muorte per questa forma: cioè che lo ditto messer Nicola Garuofalo e Capo Guocciola fuoro desgradati in nello Aracelo e poi foro posti in tre caie di legnio in nella piazza di Campo de Fiore, che stavano relevate in alto un'asta di lancia, e lì stettero tre dii e tre notti, che mai non finao de piovere, e poi furno menati a Campituoglìo e fu letta la sententia: che lo ditto messer Nicola fosse menato a cavallo havevano vendute et li mandò verso Campagna a dì di poi non si trovando li malfattori, fu preso messer Nicola, et sempre negao et giuramenti faceo per non incolpare li suoi; non che fosse incolpato ma per lo sacramento che ne fece fu condannato a morte, et li malfattori fuoro gionti sopra a Velletri, et martoriati confessaro che le havevano vendute, et quelli che havevano comprato fu de bisogno che rendessero dette prete et perle et rendi ero lo prezzo che ci havevono speso. Et li malfattori fuoro condannati a morte; messer Nicola Garofolo et Capocciola furo desgradati in Araceli et posti in tre gabbie de legno nella piazza de campo de Fiore, relevato in alto quanto un'hasta de lancia et lì stettero tre dì et tre notte che mai finao de piovere, et poi menati a Campituoglio e messer Nicola fu menato a cavallo anti dereto fino alla piazza de Santo Ianni, impiccato in quell'olmo; et messer P. et Capocciola strascinati alle code de doi asini per fino a detta piazza e tagliate le mano nette e chiavellate in quello muro dove stao in mezzo la lopa et li corpi brusciati et lo dì dopoi furno conficcate le dette prete et perne nelli detti apostoli et lo Senatore lesse una Bolla che hanno quelli de S. I. che la fece quello papa che adornao quelle teste: pena de scomunicazione chi toccasse; e fu concesso allo popolo che potesse sallire su et vedere et de