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58 | M. Pelaez |
stiche vedasi quel che s’è detto per il manoscritto precedente. Segue (cc. 26a-150b): Cronico de Liello Patrone Cittadino Romano | delle cose fatte in Italia al tempo suo | Dall’anno della salute . oodxxxiiii . | fin all’anno . oocdxlvi . Segue una nou di mano recentissima nella quale si dà notizia che il Muratori stampò questo Diario senza nome nel tomo III Ant. m. evi. Segue una carta bianca, poi a c. 27a comincia il Diario col «Prologo e primo capitulo doue se demostra la rascione per la quale questa opera fatta fu». Questo Cronico che qui si attribuisce a Liello Petrone non è altro che la nota Vita di Cola di Rienzo1. In margine sono notati alcuni curiosi confronti con la Cronaca di Giovanni Villani.
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Firenze. — Bibl. Naz. Ms. CXXVII Gino Capponi, cartaceo del sec. xviii. Per la descrizione della prima parte fino a c. 154a v. Arch. XI, 34. A c. 154a: Annali Romani dal 1422 al 1484 fatti da Pavolo de | Cola dello Mastro dell’Orione | de Ponte | Pavolo dello Mastro | 1422 | Memoriale de Pavolo de Benedetto de Cola dello Mastro | dello Rione de Fonte. Inc.: «Inundatio Tiberis allo altare grande di S. Celso». Expl. c. 177B: «et ando a Sancto Ianni con le solennità». Lo stesso copista ha annotato in fine: «Copiato dal codice Vaticano 5255». Segue cc. 178a-229b: Mesticanza de Paolo de Liello Petrone | de lo Rione de Ponte della cecità | de Romani. Il medesimo copista annota in fine: «Copiato dal codice Vaticano segnato n. 6389. Altro simile codice è nella Vaticana segnato n. 1433». Segue, cc. 230a-292b: Diario di Roma dello Notaro dello Nantiposto dal 1481 al 1491. Il medesimo copista annota in fine: «Copiato dal codice Vaticano segnato numero 6823». Segue una carta bianca e, poi, cc. 294a-303b: Diarj di Sebastiano Branca de Tallini dal 1485 fino all’anno 1512 | Scelto di quello appartiene ai fatti succeduti in Roma | et alle famiglie di Roma. Una carta bianca, poi cc. 306a-113b: Diario d’autore incerto dal 1441 sino al 1524 | Memoria de occurentia alla
- ↑ Questo manoscritto è citato dal testè compianto Enrico Narducci nei Nuptiali di Marco Antonio Altieri, Roma, Bartoli, 1873, p. XXVI, nota 3, dove dice che «il Betti scrisse al Ranalli di possedere un’edizione di Bracciano della Vita di Cola e che monsignor Marini vi scrisse di propria mano sulla carta che precede il frontispizio: "L’autore di questa vita è Liello Petrone cittadino romano. Sta nel tomo 69 dell’archivio Vaticano e nel cod. Ottoboniano 2655 "».