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Memoriale di Paolo dello Mastro | 47 |
torò in legge a Pisa nel 1473, fu canonico di S. Giovanni in Laterano, fece testamento nel 1500 e nei documenti è menzionato come morto nel 1501, nel quale anno la madre Iacobella paga alla compagnia del SS. Salvatore cinquanta fiorini per la celebrazione dell’anniversario; che Agabito nel 1474 è preposto, insieme con Ceccolo di Cola Picchi, all’esercizio di un fondaco di proprietà del padre, nel 1484 si ammoglia con «Peregrina» figlia di Pietro Antonio della Vecchia, nel 1499 è eletto conservatore, e nel medesimo anno accolto nella compagnia del SS. Salvatore e quivi in breve tempo chiamato all’ufficio di guardiano. Nel 1504 insieme col fratello Valerio paga cinquanta fiorini alla compagnia del SS. Salvatore per la celebrazione dell’anniversario della morte della madre Iacobella; in documenti del 1518 il suo nome è preceduto dal «quondam». Valerio, che apparisce nei documenti fino al 1504, prese in moglie Carmenia figlia di Domenico «de Bonisauguris», morta vedova nel 1504.
Paolo dello Mastro fu caporione di Ponte nel 1452 e trovossi cogli altri ufficiali del comune al seguito di Federico III, quando questi rientrò in Roma di ritorno da Napoli, dove avea fatto il suo viaggio di nozze. Nel 144 fu accolto nella congregazione del SS. Salvatore in luogo del padre, morto quell’anno; nel 1472 comparisce come garante di un pagamento da farsi all’ospedale di S. Giovanni; in un altro documento del medesimo anno è testimone a certe fidanze insieme col nipote Mariano; nel 1482 riceve egli; la moglie Iacobella e il figlio Agabito la «donatio medietatis casali Sti Procoli et medietatis domus in regione Parionis, facta per nobilem dominam Hieronimam, uxorem nobilis viri Baptistae de Archionibus de regione Montium». Nel medesimo anno paga alla compagnia del SS. Salvatore cinquanta fiorini (trentadue in vino e diciotto in contanti) per l’anniversario da celebrarsi in memoria di una Iacobella Lanciarii, sepolta in