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La lega cristiana nel 1572 375

patente di quello al quale si convenisse di darsi il luogo, come il bando che si havesse a fare, il tutto andasse firmato da Sua Altezza et sotto suo nome si pubblicasse;

3° l’altro è che non solo il signor don Giovanni comunichi con i generali le sole determinatibni principali, come è di combattere o no l’armata, di far una over l’altra impresa, ma gli incidenti principali che in essa resolutione ponno occorrere qual sogliono alle vohe esser di tanta importanza che ponno impedire o far esseguire le determinationi fatte, et questo è chiaro conforme al capitolo della lega il quale dice: Nell'amministrazione della guerra ed in tutti i. consigli et del ib er a tion i che si faranno si facci quello vorranno li più voti. In questi tre capi fumo le difficultà dell’anno passato perchè il signor don Giovanni facendo il signor Ascanio la Corgna mastro di campo generale senza intervento nostro, il general venetiano non lo volse ammettere nè ancor esseguir li bandi, et si dolsero molto che non se li desse parte di molte cose che sì offersero d’importantia.

Resta la difficultà del decimo del signor don Giovanninota, che appresso si anderà trattando et altri particolari nel che quanto alle cose di mare i signori Venetiani in Roma si accomoderanno a cosa onesta per quanto ho potuto penetrare, in terra havemo la legge più chiara. Molte altre cose si potrebbono andar prevenendo nella presente giornata de dispareri che ponno occorrere sbarcandosi che l’anno passato non si poterno scoprire, ma Dio aiuterà: nè si può metter tante difficultà avanti quante ne porta una lega et un generalato così confuso, ma bisogna andar rimediando et reparando, et voglio sperar che sì come Dio mi aiutò l’anno passato nelle difficultà occorse lo farà ancor quest’anno, di che io ne lo prego per poter sodisfar Sua Santità come è mio desiderio.

Aff.mo e dev.mo servitor

M. Antonio Colonna.


Ho creduto necessario di riportar per disteso la lettera ed il poscritto perchè si veda che in fin dei conti non avevano poi troppo torto i Veneziani, i quali spendevano

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  1. Nella partizione delle prede fatte, don Giovanni aveva avuto un decimo; ma era insorta questione circa alle artiglierie, e le parti avevano ricorso all’arbitrato di Pio V. Cf. Van der Hammen, op. cit. p. 186.