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La lega cristiana nel 1572 373

bene è giusto, vi saria qualche attacco di disputa dal che potea nascere inconveniente, o ottenendolo di poca soddisfatione o non ottenendolo di nostra riputazione, et così scrissi a V. S. di haverne fatto passaggio. Ho poi penetrato che nè anco navigando il marchese di Santa Croce mi haveria dimandato il nome, cosa che è stata sempre solita farsi con chi precede quando mai non vi fusse lega, tanto più che questo è general di squadra et non dell’armata del re che in tempo che fussero questi generalati in due persone distinte, chiaro è che quello di Sua Santità precede et parendomi che questo già arrivi a premer forte la dignità di Sua Beat.ne mi son risoluto di andarmene innanti, et quando penseranno impedirmelo con trattenermi le galere di Sua Maestà date per condur questi soldati, me ne andarò con le sette di Sua Santità, lasciando nel resto il miglior ordine che potrò, di che darò appresso aviso.

Et se io havessi pensato che con l’arivo delle sei di Fiorenza et le sette che ho qui vi fusse il compimento del passaggio, mi sarei resoluto ad aspettarle, ma in queste sedeci vado strettissimo si che tanto più andarei nelle tredici massime con le persone di Antonio Doria et di Paolo Giordano di aggiunta che V. S. Ill.ma mi scrive che verranno, et però anderò accomodandomi il meglio si potrà. Intendo bene che tutto questo negotio è accaduto per lettere di cotesto ambasciatore al signor don Giovanni, et io a buon fine comunicai il suscritto col detto ambasciatore di Sua Maestà acciò facesse buon ufficio, non potendo con Nostro Signore, ma mi è riuscito al contrario perchè se ben si mostra da alcuno dei ministri regii stimar la conservatione della lega conforme alla volontà di Sua Maestà, con gli effetti poi mostrano il contrario: non ho voluto mancar di fare che Nostro Signore intenda il tutto, ma giudico bene non entrar per hora in questi particolari, ma in altre occasioni che si offerissero cominciarei a far conoscere che il papa vuole la dignità sua. Di me dico che passo per queste bassezze governato dalla ragion e che ho detto in principio, et se bene con molto mio dispiacere et disgusto arriverò fino a quanto potrà sopportarsi, mentre saranno cose che vanno contro la reputatione mia, ma come si gionga a toccar quella di Nostro Signore non potrò star forte, se ben mi concitarò più invidia et mala volontà che fin hora, se pur possono crescere, et fa il risentimento maggiore il sapere che il passato et il presente semo