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La lega cristiana nel 1572 371

chese che ha trentaquattro galere armate, me ne andarci al meglior modo ch’io potessi per non esser causa di perdere un momento di tempo, ma come è certo che la partita del Sr D. Giovanni ha necessità del arivo del marchese et mio, non mi è parso di mettere il negotio in confusione et in mala sodisfatione, di che io ho fatto capace l’huomo qui de Venetiani et ne resta sodisfattissimo, né meno pretender che il detto marchese abbattesse Io stendardo a quello di S. S, essendosi unite queste forze insieme delli prencipi confederati della lega, della quale in assenza del signor D, Giovanni io sono generale, non mi parendo cosa d' importantia, e questo è un negotio che per conservarlo bisogna attender solo alla sustanzia di esso, et così ho detto che in Messina ci havemo da unir et in Corfù et che questo è un accompagnarsi per andar al luogo della massa et non a far altro effetto ni uno a chi mi ha fatto tentativo di questo negotio, et creda V. S. Illma che dove andarà in effetto la giurisdittione et servitio di S. S. ci starò saldissimo come feci nel particular del repartimento della preda fatta della battaglia et in ogni altra cosa occorsa.

La lettera di V. S. Illma de .xxi. del presente non l’ho havuta prima d’hoggi, havendola mons. Illmo viceré mandata in Gaeta al tempo che io era partito. Resto molto consolato che venghìno le altre galere del granduca, ma non saranno più di sei per quanto intendo, né questo fa che Nostro Signore non passi l’obbligo come V. S. Illma appunta nella sua.

Segue di pugno del Colonna:

La santa memoria di Pio Quinto per quanto io intesi si era contentato che le galere di Savoia et di Genua andassero nel numero di quelle di Sua Maestà, ma che quelle della religion di Malta soprannumerarie a quelle di Sua Santità et sotto il suo stendardo1. Desidero sapere come intorno a questo mi habbi da governare.

Napoli 26 maggio.

M. Ant. Colonna.        


  1. A proposito di queste galere di Malta gioverà notare come in quest’anno esse rifiutassero apertamente di unirsi alla squadra pontificia, forse per istigazione degli Spagnoli. Nelle successive lettere del Colonna avremo numerose prove di questa condotta poco cristiana, dettata dalla solita gelosia e da questioni di precedenza.