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22 L. Caetani

voluto narrarci aè quel che abbia fatto, né quello che avvenisse in Cracovia durante la sua dimora.

Alia quae fuerunt acta post absolutam legationem non noto nec scribo, quia non pertinent ad me1.

Parti da Cracovia il 14 luglio 1592 «per tempus pluviosum», avendo ricevuto dal legato trecento fiorini per le spese del viaggio e tre cavalli che dovevano servire per lui e pel suo bagaglio2. Del suo viaggio ci ha lasciato pochissime notizie.

Trovò chiuso a Pontebba il confine veneziano per motivo della peste che infieriva in Polonia e dovette retrocedere fino a Grätz: non ci riferisce per dove passasse rientrando in Italia, ma da alcuni vaghi accenni convien credere che facesse il giro di Lietzen, Radstadt ed Innsbruck, e passato il Brennero discendesse per quel passo nella valle dell’Adige dove era libero l’ingresso in Italia. Occorre intanto notare il fatto, che arrivando egli a Roma soltanto il 30 ottobre, impiegò più di tre mesi nel suo viaggio, cioè un tempo molto più lungo del necessario. Io sarei disposto a credere che egli viaggiando a spese della Santa Sede e di ritorno da una legazione a cui per nulla aveva desiderato di prender parte, si trattenesse in cammino per evitare tutte le noie e gli strapazzi possibili.


VI.


Dum etiam in itinere eram3 recepi litteras in quibus mihi significabatur obitus bonae memorìae reverendi domini Francisci Mucantii magistri caeremoniarum, socii mei, qui primum locum in officio caeremoniarum obtinebat; obitus eius multum mihi displicuit ob singulares

  1. Diarium, 14 VI 1592.
  2. Diarium, 24 VII 1592.
  3. In viaggio dalla Polonia.