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Vita e diario di Paolo Alaleone 21

fino a Freistädt1, ma di lì prosegui solo col cardinale ed arrivò primo a Cracovia2. Per istrada trovarono alberghi pessimi e l’Alaleone sempre occupato di sè stesso, non trascura di farci sapere che una notte dormi sdraiato sur una panca in una bettola3, un’altra volta sulla paglia4.

A Cracovia, dove arrivarono il 23 maggio, assistè alle grandi cerimonie del matrimonio dei sovrani ed alla incoronazione della regina5; questa egli estatico vide passargli innanzi vestita d’un magnifico abito di stoffa argentato, ornato di fiori ricamati in perle e pietre preziose, coi capelli sciolti sulle spalle, con una corona di fiori sul capo; e circondata da tutto lo sfarzo orientale della corte di Polonia6. Assistè pure al gran pranzo di gala dato nel palazzo reale di Cracovia, ma non volle assistere ai balli ed alle feste, perchè non gli andava a genio l’allegra confusione di quei divertimenti7. Si scandalizzò anzi che il legato assistesse a quelle feste mondane portando seco la croce d’oro, insegna del suo ufficio8. Il 5 giugno spirava la legazione del Radziwill e l’Alaleone fu libero di ritornare a Roma, perchè il cardinale, vescovo di Cracovia, volle rimanere nella sua diocesi. Però sia che il legato lo trattenesse, sia che si compiacesse della vita che menava in Cracovia e non desiderasse sì tosto riesporsi ai disagi ed ai pericoli del lungo viaggio, si trattenne nella capitale della Polonia fino al 24 luglio, cioè per più d’un mese e mezzo. Ciò nondimeno non ha

  1. Diarium, 18 V 1592.
  2. Diarium, 24 V 1592.
  3. Diarium, 21 V 1592.
  4. Diarium, 22 V 1592.
  5. Diarium, 26 e 30 V 1592.
  6. Diarium, 30 V 1592.
  7. Diarium, 1, 2, 4 e 5 VI 1592.
  8. Diarium, 4 VI 1592.