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Atti della Società 243

desiderabile al ministro di iniziar questa scuola, ebbi l’onore di tenervi discorso nell’ultima mia relazione, e in ossequio al vostro voto non mancai d’esprimere al ministro stesso il plauso e la riconoscenza vostra. Ora mi è caro dirvi che il concetto nobilissimo ha avuto un principio d’attuazione che già reca i suoi frutti. Il Ministero ha cominciato col concedere provvisoriamente un assegno per otto mesi ai giovani dottori Pagnotti e Savignoni di cui già conoscete i lavori pubblicati nel nostro Archivio, ed ha incaricata la Società di indirizzarli a nuovi lavori. Il Consiglio direttivo ha pensato di affidare al dottor Pagnotti la cura di preparare una edizione critica della Vita d’Innocenzo IV scritta da Niccolò da Curbio. Già vi accennavo nella precedente relazione come fosse vivo desiderio del Consiglio di venire avviando una nuova edizione critica di tutto quel gruppo importantissimo di vite pontificie che vanno dal secolo dodicesimo fino al decimoquinto e fanno continuazione all’antico Liber Pontificalis. Uno studio intorno a Nicolò da Curbio e una edizione critica e commentata dell’opera sua, sembrano avere una particolare opportunità. Scrittura per sé stessa importante, che narra la storia di un pontificato assai momentoso intorno al quale abbondano i documenti e del quale hanno largamente e calorosamente trattato altri scrittori sincroni di varie tendenze, la Vita Innocentii IV si presta acconciamente a servire di saggio per le edizioni delle altre vite che potranno venirsi preparando singolarmente finché giunga l’ora di riunirle in un lavoro complessivo. Il dottore Pagnotti ha condotto innanzi molto alacremente il lavoro assegnatogli, e l’avrebbe già terminato se non fosse la necessità di consultare ancora un manoscritto della Vita che si conserva nella biblioteca Nazionale di Parigi, e del quale si è domandato il prestito e si spera ottenerlo.

«Il desiderio di vedere scrutati meglio che non si sia fatto fin qui i tesori archivistici della nostra provincia, ha