Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
20 | L. Caetani |
Fu a Villach che l’Alaleone si trovò per la prima volta in mezzo ad eretici protestanti e l’orrore che questi risvegliavano nell’animo suo non dovè certo esser mitigato dalle difficoltà incontrate nel trovare una chiesuola cattolica, dove il legato potè festeggiare di nascosto la Pasqua (29 marzo 1592). Da Villach passando Bruck scesero il fiume Mur e andarono a Grätz1, dove l’arciduchessa Anna d’Austria, promessa sposa al re di Polonia, dimorava insieme con la madre e coi fratelli. Dopo una breve dimora in quella città, partirono il 20 aprile per Vienna, dove arrivarono il 25, ritardati in cammino dalle pioggie e dalle strade cattive2.
A Vienna aspettarono l’arrivo dell’arciduchessa Anna e della madre di essa, l’arciduchessa Maria, e l’Alaleone ebbe agio in questo frattempo di visitare le curiosità di Vienna e dei dintorni. Due cose lo colpirono: innanzi tutto un pezzo della croce di Gesù Cristo, montato in oro e tempestato di gemme del valore di 40,000 ducati, che egli vide nella chiesa di Santa Chiara3. Risvegliò inoltre la sua ammirazione il vedere in uno dei parchi imperiali nelle vicinanze di Vienna correre i cervi non molestati pel bosco4. Nel resto si contenta di narrarci nel più arido modo i principali eventi della legazione.
Arrivati a Vienna tanto la futura regina di Polonia5, quanto i due ambasciatori polacchi, che dovevano accompagnarla a Cracovia6, fu celebrato il matrimonio per procura7 e partirono quindi tutti insieme per la Polonia. L’Alaleone nel seguito del legato accompagnò la regina