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Documenti circa la politica di Leone X 225

blico et populare, è necessario che ne le cose di Francia voi procediate maturamente et cautamente usando el nome et la auctorità del papa in favore del Christianissimo a tempi opportuni, et con quelle persone che fussi per giovare, adciochè si conservi la fede et il credito suo con quella natione per spenderlo tucto per Sua Maestà Christianissima con la quale Nostro Signore è tanto unito et restrecto che più non si può desiderare né immaginare, et che horamai la securtà et il bene de l’uno è quello de l’altro, et hanno un medesimo fine et una medesima fortuna, et in questa parte vi allargherete seco con quelle parole gravi et affectionate che vi occorreranno.

Se il signore visconte fussi in loco dove vostra signoria commodamente potessi visitarlo per trarre da lui qualche informatione et lume de le cose de Svizeri, lo potrete fare secondo che vi parrà, parlandoli però in generale, et mostrandoli la affectione et fede che Nostro Signore le porta et offerendovi &c.

Arrivato che sarete in Elvetia disegnerete per voi medesimo el modo et il loco di exporre a quelli magnifici signori la commissione vostra, perchè harete brevi credentiali in genere a tucti li Cantoni, et in specie a qualunque di quelli et al reverendissimo cardinale Sedunense et così alcuni senza soprascripta a seculari et a qualche vescovo. Et dopo le ceremonie de le quali sete benissimo instructo farete intendere a loro signorie, come amandoli Nostro Signore d’uno amore excessi vo et singulare, et havendo in loro meta la fede sua, li è parso conveniente mandare vostra signoria ad rivederli et ad visitarli come al partire vostro di là promettesti, perchè andando a tomo cose gravi et importanti che potrieno parmrire qualche accidente extraordinario et inopinato, vole che loro signorie intendino et di nuovo sieno certificate potersi valere in ogni tempo di tucto quello che può Sua Santità, et così offerirete largamente in nome di Sua Beatitudine.

Apresso per exhortarli et pregarli strectamente a la conservatione de la pace universale, la quale Sua Santità desidera sopra tucte le altre cose si per infiniti beni che la porta seco, si perchè si possi, quando a Dio piacerà, fare la sancta impresa contro a li infideli, desiderata da tucti li boni Christiani et dove le loro signorie sono per acquistare eterna gloria et merito a presso di Dio; imperò che a Sua Beatitudine pare che non sia alcuno mezo più potente né più apto ad conservare decta pace et ad tenere li altri principi ne’ termini loro, che lo intendersi essere vera intelligentia et perfecta unione fra Nostro Signore et quella inclita natione et che tendine a uno medesimo fine di conservarla, et di bavere ad essere inimici a chi volessi perturbarla: et circa a questa parte vostra signoria ne par-