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216 F. Nitti

tola, li darete le lettere di credenza, et dopo le rachomandationi &c., li darete notitia dello essere nostro et come per gratia di Dio &.c.

Ringratierete sua excellentia grandemente de li amorevoli et prudenti ricordi che ci ha facto intendere per il conte Ruberto Buschetto, de quali noi faremo grandissimo capitale, et moho più de la buona opera che la si offera di fare per la concordia di Nostro Signore con il Christìanissimo, cosa veramente degna di sua excellentia et che non ci potea esser più grata. Et come noi crediamo che la maggior pane de la nostra infìrmità sia proceduta da dispiacere preso per non vedere unito el papa con Sua Maestà per la servitù et affinità che habbiamo con quella, così confidiamo che se lo accordo seguisse, il contento che ne sentiremo saria la salutare medicina d’ogni nostra indispositione. Per la qual cosa, oltre a molti altri buoni effecti che di tale unione si può sperare a benefitio comune, ci siamo mossi ad mandarvi a sua excellentia perchè a tal pratica si dia principio, pregandola quanto pregar si può, che vogli piglare questo absumpto come per sua humanità et bontà si è offerta, et usarci denteo ogni sua auctorità et diligentia, di che speriamo harà honore, perchè lo animo del Christianissimo crediamo sia bono, et noi di quello di Sua Santità possiamo fare indubitata fède, et perchè il mezo di sua excellentia non potria essere miglore né con più credito, come parente comune, né la cosa da altri potrìa essere maneggiata con più reputatione né con maggior prudentia. Ma per fare questo effecto è necessario che subito si fermi lo humore de Franzesi contro a Nostro Signore ad ciò che le cose non scorressino tanto avanti che la piaga diventasse incurabile, et fare intendere al Christianìssimo come sua excellentia vole esser bono mediatore in assectar le cose fra Nostro Signore et Sua Maestà essendo questo proprio offitio di sua excellentia per lo interesse et vinculo comune, et che la spera poter comporre le difficultà che &c. per il merito nostro, che non ha al mondo altro desiderio che vedere el papa et il re essere una medesima cosa, et che per questo quella Maestà si abstengha di non offendere le cose de la Chiesa, et che di presente possiede, et non vogli violentemente spoglarla, et che di tucto si facci subita provisione; perchè se le arme procedessìno avanti la cura saria più difficile et potria nascerne per ognuno grandissimi fastidii; et perchè meglo la excellentia del duca possi tractare questa cosa, et per più chiara intelligentia sua et vostra vi mandiamo la copia de capitoli che ultimamente si mandorno al vescovo di Tricarico e quali non hebbono effecto, et da Nostro Signore con buona intentione et ad optimo fine furono ordinali. Nondimeno se bisognerà la excellentia sua potrà limitarli, purché si babbi respecto a