Pagina:Archivio della R. Società Romana di Storia Patria - Vol. XVI.djvu/214

210 F. Nitti

Domini nostri Iesu Christi millesimo quingentesimo quarto decimo pontificatus Sanctissimi Domini nostri pape prefati anno secundo.

Yo el rey Fer, lo prometo.


Quintana, secretar.               



II.


1515, 20 agosto. Minuta di lettera del cardinale Giulio de’ Medici da Roma a Giuliano de’ Medici e Iacopo Salviati a Firenze.


[Arch. cit. Mss. Torrigiani, busta II, fascicolo iv, inserto 6°.]


Iuliano et domino Iacobo Salviato.


Die .xx. augusti.


Illustrissime et excellentissìme domine, domine et magnifice &c. Nostro Signore riceve hieri una lettera da magnifici signori Octo di pratica de .xviii., che per venire da le loro signorie a le quali porta spetiale et singulare amore, et per essere tucu piena di prudenti et amorevoli ricordi, li è suta gratissima. Sua Santità mi ha commesso la resposta ne la sententia infra scripta, et li è parso farla per le mani de la excellentia vostra come conscia et buono testimone de lo animo et opere sue; et per la indispositione in che si trova, che voi messer Iacopo satisfacciate con quelli magnifici signori dove sua illustrìssima signoria non potessi attendere. Et per più chiara informatione vostra si repetirà un poco le cose passate ad ciò che le loro signorie sappino in che modo Sua Beatitudine si è governata et maxime in questa praticha di Francia.

Nel principio del suo pontificato quella trovò le cose franzese in grado che più presto meritavono compassione che invidia o timore et per prestare lor favore, anchor che vegliassi lo scisma, volle ricevere et udire monsignore di Soliers come imbasciadore et restituire e cardinali scismatici et absolvere et reintegrare Sua Maestà insieme con li prelati de lo scisma et Chiesa gallicana. Di poi vedendo quel regno in periculo grave per la guerra de li Inghilesi de li Spagnoli et de Svizeri, nel un loco et nel altro mandò sui nuncii spendendo ogni sua auctorità per mitigare quel furore et pacificarli insieme, et tanto si intromisse che con Inghilterra ne successe la pace et il parefitado, che Svizeri sdegnati de la triegua di Spagna et persuasi da Sua Santità che la mina di Francia faceva grandi li inimici loro si abstennono di offenderlo, che . se fussino andati avanti el Chri-