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Vita e diario di Paolo Alaleone | 17 |
rono a Faido la notte del 24 ottobre: impiegarono tre giorni per arrivare a Milano e per istrada:
. . . post pluviam habuimus maximum ventum et molestum qui quasi nos ex equis expellere conabatur1.
A Milano restò due giorni ospitato dall’arcivescovo Visconti, suo vecchio amico, e ne partì il 30 ottobre. Si fermò in viaggio tre giorni a Bologna (5-8 novembre) ed arrivò a Roma, per la via già percorsa col legato, il 15 novembre:
. . . durante etiam sede vacante, et ego ivi ad domum meam circa horam 23 et feci memoriale illustrissimis et reverendissimis dominis cardinalibus in conclavi inclusis, rogans illos ut admitterent me intus conclave; quia absens fui pro servitio Sanctae Sedia apostolicae et non pro mea oblectatione2.
IV.
La domanda dell’Alaleone venne accettata dopo qualche discussione dalla congregazione dei cardinali, ed egli ammesso nel conclave3, potè assistere agli interminabili intrighi che ebbero fine il 5 dicembre coll’elezione di Nicolò Sfondrato, papa Gregorio XIV, caldo partigiano di Spagna, e nemico di Enrico IV4. Ma questo papa debole di salute, non potè concluder nulla e dopo dieci mesi di regno moriva ai 12 d’ottobre 1591.
I cardinali il 27 del medesimo mese rinchiusisi in conclave eleggevano dopo due giorni Antonio Facchinetti, Innocenzo IX5. Anch’egli non sopravvisse molti