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Documenti circa la politica di Leone X 187

possibile, che tutte le manifestazioni e le opere sue contro Carlo fatte presso amici e nemici, ed alcune anche, come quelle presso gli Svizzeri, mettendo a repentaglio il maggior sostegno dell’indipendenza sua, fossero dirette al triplice scopo: di dare a Francesco I una dimostrazione rumorosa della fede e dell’attaccamento suo nel momento stesso che vi veniva meno; di rendere, grazie alla naturale reazione che l’opera sua suscitava in Germania, più facile la desiderata elezione di Carlo; ed infine, e più che tutto, di costringere questi, con tal viva opposizione, a prenderlo alleato a condizioni vantaggiose. Ma della lontanissima possibilità d’una tale politica noi dovremmo trovare almeno un segno solo nei modi e nel risultato del contegno di Leone verso Carlo prima dell’elezione. Come caratteristica d’una tale politica, accanto alla guerra viva di maneggi contro Carlo, accanto alle minaccie francamente dichiarate a questo, noi dovremmo vedere altresì, da parte del papa, se non pure qualche segreta proposta d’accordo, fatta al momento opportuno, tuttavia qualche accenno di lusinga, l’annodamento di qualche filo, sul quale correre, all’ultimo momento, a cogliere il frutto di si complicata e strana politica: l’alleanza a condizioni di gran vantaggio. Ma non v’è nulla di tutto ciò. Leone non solo si pone apertamente contro Carlo, ma non vuole sentir neanche a parlare delle ragioni di questo; senza nececità pensa altresì a togliere, per parte sua, i mezzi di comunicazione fra loro, e il i febbraio vuole richiamare il nunzio da Spagna, ma poi resta esitante. È vero che alla metà di febbraio, alla notizia che Francesco I ritira la sua candidatura, Leone pensa, per un breve momento, di modificare la sua attitudine ostile contro Carlo. Ed è cosa naturalissima. La candidatura di Francesco I era, nel pensiero del papa, il solo mezzo adatto a combattere, con speranza di successo, all’ultima ora, a favore di un terzo contro Carlo: scomparso quel potente candi-