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162 G. Ricci

menzione. Difatti verso la chiusa del diploma si leggono le seguenti parole:

Ad memoriam tamen vestram reducimus quodflorenos illos mille centum et triginta seu plures recipi solitos pro parte Camere diete Urbis a communitate ludeorum Urbis ipsius anois singulis pro iudis Agonis et Testatie non omittatis redpere, consuetum et solitura pro premissis utilitatibus observantes.


Qui manifestamente è dato l’incarico al di Baiano ed all’Attursini di riscuotere la somma e d’impiegarla «pro premissis utilitatibus», sicchè dobbiamo ritenere che nel 1333 essi furono i camerarii ludorum. Pei detti camerari era pure stabilito un salario di venti fiorini1, da divedersi dieci pel camerario dei bobacterii e dieci per quello dei mercanti. Questo salario non andava a benefizio dell’individuo e neppure dell’Arte, ma si dovea convertire in un doppiere per la festa dell’Assunzione del mese d’agosto.

Nè si può passar sotto silenzio questa solenne processione del mese d’agosto, alla quale i bovattieri prendevano una parte speciale, occupando il posto d’onore e portando due doppieri. Era questa una processione antichissima. Pare che sia stata istituita da papa Sergio, secondo quello che dice Benedetto canonico di S. Pietro nel suo libro Politico2: se ne ha menzione anche nell'Ordo romanus, che pubblicò Cencio Camerario3.

Questa processione consisteva nel portare l’immagine del Salvatore, la notte dell’Assunzione, dall’oratorio di S. Lorenzo alla chiesa di S. Maria Maggiore; si percorreva la via che conduce a S. Clemente, al Colosseo, all’arco di Tito, a Campo Vaccino e si facea sosta alla

  1. Stat. Urbis, lib. III, cap. 77 e Stat. bobact. cap. xiii.
  2. Millino, Dell'oratorio di S. Lorenzo sul Laterano, capo III, p. 132 sgg.
  3. Migne. Bibl. patristica, Onorio III.