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Vita e diario di Paolo Alaleone 11

lieve a fardello che pesava sulle spalle del maestro delle cerimonie.

Gravi questioni, per esempio, sorgevano sempre per la precedenza dell’ambasciatore francese sullo spagnuolo, per fissare la quale fu necessario un decreto speciale del papa1. All’incoronazione di Gregorio XIV2 e di altri pontefici si ebbero a sedare parecchie vivaci controversie tra nobili romani sul posto che dovevano occupare vicino al trono del papa durante le grandi funzioni religiose. V’era inoltre il governatore di Borgo, che protestava ripetutamente perchè il governatore di Roma aveva la precedenza su di lui. Una volta una disposizione dei maestri delle cerimonie, che costringeva gli abbreviatori a tenere le candele accese innanzi al papa, risvegliò le ire di questi ufficiali di corte, sicché per parecchio tempo si astennero dalle cerimonie3. Un’altra volta infine i cubiculari segreti del papa, durante la processione solenne da S. Maria alla Minerva al Vaticano, si adirarono, perchè alcuni vollero cavalcare dopo di loro nella processione. L’Alaleone e suo zio non poterono sedare il tumulto e furono costretti a chiamare in aiuto il «magister Camerae» del papa «et pontificem fecerunt expectare cum suo magno incommodo propter solem»4. Potrei citare molti altri fatti perchè abbondano nei primi anni del diario, ma quelli citati bastano a far comprendere le numerose cure e questioni, di cui quotidianamente era occupato il nostro diarista.

Immerso del tutto in questi particolari, i primi sette anni che l’Alaleone passò nell’adempimento del suo ufficio, trascorsero senza altri avvenimenti notevoli per lui. Ma in-


  1. Diarium, 2 VII 1588; 2 VII 1592.
  2. Diarium, 8 XII 1590.
  3. Diarium, 30 X 1584.
  4. Diarium, 8 IV 1584.