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pania, impaniare. | 465 |
il giorno in cui il sign. Zenatli non me ne debba far carico. Poiché egli si mostra un giovane di vivo e molto ingegno, e l’audacia ò più volte foriera d’intendimenti robusti. Sorga egli dunque alla riscossa, e si mostri degno d’entrare nel tempio della Verità.
2. pania, impaniare.
Tra le affermazioni dellArch. glottol.’, una delle più antiche e
costanti é quella che fa digradare il tipo placito in ’^pldgito piajito
pidilo piato, e lo fa cosi coincidere, nella evoluzione, col tipo
cogito o fragile {fràgile frdile frale-, ecc.); v. per es. I 80, IX
104 sg. In questa affermazione si complicava la sentenza circa la vera
natura del e e del g; e anche per questa T’Arch. glottol.’ or si
rallegra di ben preziose adesioni. Si è egli studiato di evitare, anche
intorno a tutto ciò, ogni discussione che gli paresse o inopportuna o
superflua; e solo ha notato, nel secondo dei luoghi ricordati dianzi,
che non gli potesse piacere una certa opposizione di Gugl. Meyer. È
perciò viva la sua soddisfazione nel vedere, come il Meyer stesso, nella
bella ’grammatica italiana’, data dal D’Ovidio e da lui all’ottimo
’Grundriss’del Grober (I 531; §§ 69, 74, cfr. § 82), venga ora, con
assoluta precisione, alla dottrina che prima impugnava ’1. Sia cosi lecito
sperare, che alcun che di simile accada anche per altri punti
controversi, e che la dignità della critica sia sempre mantenuta a
quell’altezza che si deve.
Un esito, che entra nelle serie qui sopra indicate, è quello di *appaginare, nel senso di ’connettere, disporre accuratamente’, che ho
Archivio glottol. ital, X. 90
- ↑ * Stuona però alquanto, che si continui, da chi l’adotta, a porre ts per e e dz per g, le quali combinazioni contraddirebbero alla dottrina stossa, sì nel rispetto fisiologico e sì nello storico. — Nello stesso libro, I 532, pone Gugl. Meyer un *praebyter, cui ricondurre l’it. prete, senza spiegarsi circa i particolari motivi di codesta ripristinazione. Forse pensa egli pure, ohe presbyter (donde non si arriva all’it. prete) si rifoggiasse sopra arbiter. Ma gioverà non perdere di vista praebitor, che valeva quanto nipn-^oi e si offriva a una congenere evoluzione di significato. La forma norninativale praebitor darebbe senz’altro il lomb. prévet e un it. *preto, col pi. preti (cfr. sorto sarti).