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TRASCRIZIONI

E ALTRI ADDITAMENTI ELEMENTARI.

Arduo assunto, massime trattandosi d’indagini dialettali, questo delle trascrizioni, che è del rendere i singoli suoni per singole lettere, con accorgimenti sicuri, perspicui, e consentanei insieme, sin dove si può, alle ragioni naturali e storiche della parola. Le difficoltà teoriche si accumulan colle pratiche, e la coerenza ha dei rigori, che ripugnano all’opportunità e persino alla chiarezza. Non parlo delle insuperabili indecisioni che ci causano quelle ortografie, di cui non ci è dato conoscere con sicurezza a quali pronuncie rispondessero o rispondano. Ma se v’è chi crede, che quando ci siamo rassegnati, in simili casi, a dare all’avvertito lettore la mera riproduzione dei fonti, nel resto nessun vincolo di tradizione o nessun altro riguardo ci abbia a trattenere dalla inesorabile applicazione delle norme teoriche, egli forse non si è mai provato a osservare questa legge in un largo lavoro intorno a favelle moderne, che abbiano consuetudini ortografiche ferme ed antiche. E ormai si aggiunge anche l’inciampo della molta varietà dei sistemi di trascrizione, che furono proposti ed usati; varietà che in qualche parte dipende dalla discordia nei principj, ma assai più dalla diversità degli spedienti grafici che si son voluti o dovuti adottare. L’autore di questo primo volume dell’Archivio si è studiato di conseguire tutta quella sicurezza che le circostanze comportavano; e se è ricorso a qualche nuovo accorgimento, non l’ha fatto senza dispiacere e senza che gli fosse parso o riuscito necessario di farlo; come, d’altronde, se non adotta o propone certe squisitezze di cui non impugna la convenienza nell’ordine