quale andrebbero altrimenti raccostate. Ma bisognerebbe imprima,
con un’arte che cesserà per avventura di star fra le impossibili,
ma impossibile è ancora, aver bene appurato a qual preciso filone
do, come ognuno può ormai conoscere, ben disformi tra di loro i
varj riflessi che dell’unica parola primitiva si riverberano nelle
diverse favelle della famiglia indo-europea, e pur nelle diverse fasi
di una favella medesima, manca altrimenti ogni sicuro criterio sul
modo di confrontare o di raddurre quelle singole voci ad antiche
forme ariane dell’Asia. Poi, il vocabolario sanscrito è lo spoglio
pericoloso di una letteratura tre volte millennare; e ci vuole un’opera,
non punto facile, di epurazione e di ricostruzione, per ottenerne
forme di tal natura, che ci consentano ragionevoli confronti. con le europee; forme, vale a dire, che rappresentino, con evidenza
scientifica, il periodo od i periodi dell’unità delle genti ariane. La
verità pratica è finalmente, che l’indagator severo ha per ora, e
avrà per molto tempo, troppo di meglio da fare e da scoprire,
perchè gli avanzi ifempo o voglia di avventurarsi, comunque vi si
possa trovare preparato, all’improbo mestiere delle soluzioni ipotetiche, le quali in sè contengano, alla lor volta, dei problemi imaginarj.
Quanto all’altra maniera, che si risolve nel paradosso di
voler che la base italica della parola romanza sia affatto rimota
dal latino dei soliti lessici e delle solite grammatiche, basterà che
si tocchi dei meno arrischiati suoi fautori; i quali, mentre esagerano
e frantendono le importanti verità che si vengono scoprendo
circa le diversità simultanee, o successive, che la evoluzione storica
della parola latina ha seco portato, non sembrano accorgersi del
fatto cardinale, per la cui virtù riesce appunto, fra tant’altro,
molta parte delle accennate scoperte, e consiste nei saldissimi e
diretti rapporti che la scienza ha ormai stabilito e sempre meglio
rassoda, per ogni lato dell’organismo glossico, fra il latino dei
soliti lessici o delle solite grammatiche e ciascuna di quelle diverse
favelle che diciamo romanze o neo-latine. Il migliore argomento
pel quale raffermiamo e dimostriamo i fenomeni specifici del vólgar
latino, precursore immediato delle favelle romanze, sta appunto
etnologico le voci in questione veramente spettino; poiché essen-