1ne vede, non abbia mai a dimenticare o a negligere nessuno di quei
valorosi, la cui opera ha preceduto la nostra. Ma, dall’un canto,
la quantità del materiale sin qui raccolto, si per le fasi dialettali
che ancora durano e sì per quelle che hanno loro precorso, deve
dirsi molto scarsa e povera, ove si consideri la infinita quantità
che ancora ne giace negletta; e dall’altro, il metodo scientifico ha
ancora gran bisogno che sia aumentato il numero de’ suoi proseliti,
com’egli medesimo ha ancora bisogno di perfezionarsi e progredire.
L’età dell’indagine fantastica è per vero ornai superata anche
in Italia, malgrado gli strascichi inevitabili che ancora la ricordano;
ma nel periodo dell’indagine metodica, più o meno sicura,
che a lei è succeduto, si ò non poche volte dovuto vedere, che alla
molta dottrina dei ricercatori mancassero appunto quegli ingredienti
che più ci volevano; e causa di nuove aberrazioni si è ancora
fatta quella che potrebbe dirsi l' ambizione storica, risorta
con sembianze mutate, e meglio conformi a ragione, ma tuttavolta
fallaci, la quale ora si manifesta specialmente per questo doppio
modo: cansare il latino, quando si cerca l’intimi ragione delle voci
o delle forme romanze, per rappiccar queste direttamente alle rimote
fonti dell’Asia ariana, oppure ad una o più d’una favella
dell’antica Italia, che sia o s’imagini disforme, o almeno affatto
divergente, dalla lingua che ci sta dinanzi nella letteratura di
Koma. Quanto alla prima maniera, che si risolve nell’indomania,
è probabile che lo scrittore di queste linee, pel quale il sanscrito
è il pane quotidiano vero e proprio, possa apparirne un contraddittore
bastantemente imparziale. Ora egli di certo non intende
negare, a priori, che nei nostri vernacoli si possan dare delle
voci, per la cui dichiarazione sia necessario, o ragionevole, il ricorrere
immediatamente all’antico esemplare asiatico del sistema
ariano. Sarebber voci, di cui risultasse perduto l’archetipo propriamente
italico, oppur greco, oppur celtico, e via dicendo, al
- ↑ per riuscire a scriver bene una mezza pagina di latino, che non a palleggiare, sia pur correttamente, il solito numero di notiziuole glottologiche, utilissime a tutti senza dubbio, ma tali che in un pajo di semestri ognuno se ne può fornire.