il Caro dinanzi al tribunale dell’uso fiorentino, perchè egli scriva:
trovare il pelo sull’uovo; e pare che ogni buon italiano avrà obbligo
di non usare se non questo modo solo: vedere U pélo nell’uovo. L’autore di questi fogli non sa dire se il Caro, ch’era
marchigiano, avesse, e prendesse con animo deliberato, questo
modo che s’incrimina, da un qualche dialetto a lui familiare; ma
può dire, che all’estremità orientale delle Venezie, la balia ha a
lui insegnato il preciso modo che il Caro adopera, e vorrebbe ancora
avvertire, che si tratta probabilmente, nei due diversi modi,
di due idee alquanto diverse, fecondo che si alluda a chi s’ingegni
a scoprir delle scabrosità pur dove tutto è liscio (un pelo •
sull’uovo), o a chi si lambicchi a trovare in una data sostanza
qualche elemento che le sia affatto estraneo (un pelo nella polpa
dell’uovo*)1. Ma piuttosto si permetterà di notare, che, data sempre
la nostra ipotesi, nessuno cercherebbe o troverebbe di simili
peli. Poiché, in quarant’anni di lavoro, quell’officina avrebbe
centuplicata la densità del sapere; e la modificazione grandissima
dell’apparato intellettuale della nazione, importerebbe per sè medesima,
e per la mutata condizione degli animi, un così grande
rivolgimento pur nell’ordine della parola, che la dicitura casalinga,
o l’idiotismo ed il proverbio, assumerebbero, in ogni specie
di scrittura, una sembianza ben diversa da quella che altrimenti
possano avere. Ciò non vuol già dire, che l’idiotismo e l’ingenuità
della dizione vadano sbanditi perchè una moltitudine di pensatori,
associati ma non livellati, abbia cresciuto energia alla parola,
ne abbia sprigionato molte facoltà imprima latenti, abbia creato,
sublimando il genio nativo, quello strumento caratteristico delle
nazioni che è lo stile. Ma vuol dire, che se il sussiego è una gran
brutta cosa quand’è un’affettazione, può all’incontro avvenire,
molto naturalmente come ognun vede, che il colloquio segua in
tali condizioni, nelle quali il mancare di gravità o di sussiego o
di serio colore, costituisca egli, alla sua volta, una vera afifetta-
- ↑ * mil. trovò, ti pel inde Vozf venez. trovàr o catàr el pelo int-el vóvo; sicil. truvdri lu pilu ntra Uóvu.