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V.
Preparativi per la partenza
Arabella promise alla Colomba che si sarebbe lasciata vedere più tardi e andò a fare una visita allo zio Borrola per chiedergli un consiglio.
Gli zii l’accolsero colla gioia con cui avrebbero ricevuta la regina Margherita. Sidonia l’abbracciò un gran pezzo e se la scaldò sul seno, mentre lo zio Mauro faceva mettere una posata di più in tavola. La zia, dopo averla carezzata come un micio, si congratulò di trovarla bene in salute, le parlò del povero Lorenzo che faceva pietà, si rallegrò con lei che tutto fosse finito colla pace di tutti. Arabella aveva fatto un gran bene, ma poteva farne dell’altro. — I buoni zii erano disposti a transigere, e a contentarsi di poco; ma Arabella avrebbe dovuto persuadere Lorenzo a tener conto che la zia Sidonia non aveva ancor ricevuto l’ultimo residuo della sua dote, causa di vecchi rancori tra lei e suo fratello Tognino, il quale era morto senza aver regolata la posizione. Poichè da tutte le parti si parlava di conciliazione e di amichevoli accomodamenti, la zia sarebbe stata contenta di aggiustare anche questo arretrato (un’inezia di dieci o dodici mila lire) una