Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 438 — |
corazza di bronzo; e posto in mezzo tra una povera vecchia che gli risuscitava il passato, e una simpatica bellezza che lo pregava cogli occhi bagnati, si lasciò trascinare a promettere, non solo che avrebbe cercato di mandar la pratica in lungo, ma che avrebbe anche rilasciato un foglio di via per Ferruccio, una patente netta... Al resto avrebbero pensato le donne.
— Le donne, le donne, le donne... — seguitò un gran pezzo a ripetere il povero uomo, quando rimase solo, rotto e sfasciato anche lui sotto l’emozione e sotto il peso della responsabilità che gli addossavano.
Quantunque vedesse di non far nulla di male a tirar la pratica in lungo, quantunque una dichiarazione di buona condotta la potesse sempre rilasciare a un giovane non ancora giudicato, tuttavia nella sua coscienza di onesto impiegato sentiva di servir male la sua padrona, questa volta. Il giovinotto avrebbe preso il volo... Oh le donne! vive e morte, son sempre le più forti...