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buona volontà, della indifferenza di cuore, e fortunata la donna di cui non si pensa che questo! Una donna divisa dal marito è un oggetto di malsana curiosità per i buoni e per i cattivi. I primi pensano che abbia fatto troppo poco per andar d’accordo; i secondi che abbia fatto troppo per non andar d’accordo. Gli uni diranno che pretendevi troppo; gli altri che sei rigida, intransigente, bigotta... e, scusa ve’, o che avevi un amante.

— Ah...! — fece Arabella, schiudendo la bocca a una esclamazione di stupefazione. Parlavan proprio di lei?

— Non offenderti. Tu hai troppo buon cuore e troppo buon senso per non tener conto del bene che puoi fare e del male che puoi risparmiare. Qui si tratta di scegliere tra due mali il minore per te e tra due beni il maggiore per gli altri. Un bel partito sarebbe di dare un addio a queste tribolazioni e di rifugiarsi in una grotta a meditare sulla vanità e sull’afflizione delle cose di quaggiù. Ma dove non arriva la voce e il rumore del mondo, arriva sempre la voce della coscienza, il dubbio, lo scrupolo di aver comperata la propria pace a prezzo d’indifferenza, di aver sacrificato troppo all’amor proprio. Quando Arabella sentisse, per esempio, che il suo secondo padre e benefattore è stretto nei bisogni, che la sua povera mamma non trova pane pe’ suoi figlioli...

— Che un povero vecchio muore in una prigione, mentre si poteva...

— Mentre si poteva guadagnare la benevolenza e le benedizioni di tutti...

— Mentre si poteva evitare degli scandali.

Arabella si alzò. Le labbra si mossero coll’inten-