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Giunto a casa un po’ più tardi, trovò sulla porta l’Augusta in compagnia della portinaia e di qualche altra vicina, che a vederlo, gli vennero incontro, esclamando in coro:
— E la signora?
— Che signora?
— La siora Arabella... — ripetè l’Augusta con un tono smarrito.
— Che cosa la siora? — tornò a chiedere il padrone con impazienza.
— Non l’ha trovata? non è con lei? È uscita in principio di sera e non s’è più vista.
— Uscita? — dimandò, precedendo le donne fino in portineria. — Con chi uscita?
— È uscita sola.
— A fare? che cosa ha detto?
— Non ha detto nulla. È uscita di punto in bianco e non si è più vista. E c’è questo tempo in aria, povareta!
— Non capisco nulla... venite di sopra... — brontolò il padrone, continuando la sua strada verso le scale.