Pagina:Apollonio Rodio - Gli Argonauti, Le Monnier, 1873.djvu/92

66 argonautica.

     20Però scegliete un d’infra voi, che sia
     Il più valente, a venir tosto a prova
     Meco nel pugilato. Ove mie leggi
     Conculcar v’avvisaste, una possente
     Sopra voi piomberà sorte funesta.
25Sì parlò burbanzoso. Acre dispetto
     Prese tutti in udirlo, e più Polluce
     La disfida irritò. Subitamente
     Stette campion de’ suoi compagni, e disse:
     Sta; non usar, qual che tu d’esser vanti,
     30Forza iniqua con noi: noi le tue leggi
     Osserverem, siccome imponi; ed io
     Teco affrontarmi volentier prometto.
Impavido si disse; e l’altro in lui
     S’affissò, gli occhi roteando a guisa
     35Di ferito leone, a cui sul monte
     S’affaccendano intorno i cacciatori;
     E di tutta la torma, ond’è ricinto,
     Ei non cura nessuno, e guata solo
     Quel che primo il ferì, ma non l’ha domo.
     40Il Tindàride allora il ben tessuto
     Fino pallio depose, ospital dono
     Che taluna gli fêa donna di Lenno;
     L’altro il bruno sfibbiò largo mantello,
     E gittollo con esso il nocchioruto
     45Baston, che porta, di selvaggio olivo;
     Quindi, poi che squadrato ebbero il campo
     Scelto alla pugna, in su l’arene tutti1

  1. Var. al v. 47. Che sceglier piacque, in su l’arena tutti