La si congiunse. Ora il governo e il pasto
Curar de’ bovi, arme vestir di ferro, 795I frugiferi campi in solchi aprire,
Esercizii a lor tutte eran più cari
De’ lavori di Pallade, a cui sempre
Use eran pria; ma ad ora ad or su ’l mare
Spingean gli occhi a guatar per ansia tema 800Che a lor vengano i Traci. Ond’è che visto
Vêr l’isola vogar l’Argóo naviglio,
In arme, in torme, impetuosamente
Fuor delle porte di Mirina tutte
Corsero al lido, simili a furenti 805Crudivore Baccanti; i Traci, i Traci
Dicean venirne. Issipile del padre
Cinse l’armi, e con elle anco v’accorse;
E attonite là tutte, e senza voce
Restâr; tale un terror le soprapprese. 810Ma della nave i condottieri a terra
Etálide avviâro, esperto araldo,
Al qual delle ambasciate e degli annunzii
L’incarco, e di Mercurio era lo scettro
Dato a portar, del padre suo che a lui 815Immancabile avea di tutte cose
La memoria largito, a tal che oblìo
Nè pur ora occupò l’anima sua,
Che dai gorghi venìa dell’Acheronte,
Poi che in sorte ella avea, sempre alternando, 820Or giù fra’ morti, or su del Sol fra’ vivi
Nella luce aggirarsi.... Ma che giova