Del vorticoso Apidano, Comète
Generò che in Piresia al Fillio monte
Abita presso, ove col grande Apidano 50Il divino Enipéo, da lungi entrambo
Procedendo, si mesce e scorre insieme.
Poi, Larissa lasciando, il figlio venne
D’Elato, Polifemo, il qual già tempo
Fra’ possenti Lapiti avea pugnato, 55Quando i Lapiti a sanguinoso assalto
Rupper contro a’ Centauri. Era allor d’anni
Verde, e le membra or gravi ha per etade,
Ma bellicoso a par di prima il cuore.
Nè di Giason lo zio materno Ificlo 60In Filace rimase. A moglie Esone
Tolta Alcimeda avea, d’Ificlo suora
E di Filaco figlia. Il parentado
Lui dello stuolo ad esser parte indusse.
Nè il re della di greggi altrice Fere, 65Admeto, a piè del Calcodonio monte
Si ritenne; nè in Alope gli astuti
Ed opulenti di Mercurio figli,
Erito ed Echione; e terzo ad essi
Altro fratello Etálide s’aggiunse, 70Cui su l’Anfriso partorì la figlia
Di Mirmidòne, Eupoleméa di Ftia,
Mentrechè d’ambo i primi Antianira,
Di Méneto figliuola, era la madre.
L’opulenta Girtona abbandonando, 75Di Cenéo venne anco il figliuol, Corono,