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libro i. 3

     Del vorticoso Apidano, Comète
     Generò che in Piresia al Fillio monte
     Abita presso, ove col grande Apidano
     50Il divino Enipéo, da lungi entrambo
     Procedendo, si mesce e scorre insieme.
Poi, Larissa lasciando, il figlio venne
     D’Elato, Polifemo, il qual già tempo
     Fra’ possenti Lapiti avea pugnato,
     55Quando i Lapiti a sanguinoso assalto
     Rupper contro a’ Centauri. Era allor d’anni
     Verde, e le membra or gravi ha per etade,
     Ma bellicoso a par di prima il cuore.
Nè di Giason lo zio materno Ificlo
     60In Filace rimase. A moglie Esone
     Tolta Alcimeda avea, d’Ificlo suora
     E di Filaco figlia. Il parentado
     Lui dello stuolo ad esser parte indusse.
Nè il re della di greggi altrice Fere,
     65Admeto, a piè del Calcodonio monte
     Si ritenne; nè in Alope gli astuti
     Ed opulenti di Mercurio figli,
     Erito ed Echione; e terzo ad essi
     Altro fratello Etálide s’aggiunse,
     70Cui su l’Anfriso partorì la figlia
     Di Mirmidòne, Eupoleméa di Ftia,
     Mentrechè d’ambo i primi Antianira,
     Di Méneto figliuola, era la madre.
L’opulenta Girtona abbandonando,
     75Di Cenéo venne anco il figliuol, Corono,