D’acqua in cerca lo sguardo andò girando, 1900Cui trovata però mai non avrebbe;
Ma un sasso è qua presso al Tritonio lago,
Ch’egli o di proprio instinto, o che insegnato
Ciò gli fosse da un Dio, col piè percosse
Nell’ima parte, e un’abbondante vena 1905D’acqua fuor ne sgorgò. Con ambe mani
E col petto giù steso insù ’l terreno,
Tanto ne bevve dalla rotta pietra
Fin che, pari a giumenta, al suol giacendo,
Tutto n’ebbe satollo il cupo ventre. 1910Ciò disse appena, e di repente tutti
Corsero allegri al sospirato fonte,
Che ad essi Egle mostrò. Come ad angusta
Buca intorno s’aggirano affollate
Le operose formiche; o qual di mosche 1915Volar vedi uno sciame ad una sola
Goccia di miele; in pari guisa a quella
Scaturigine intorno agglomerati
Roteavansi i Minii. Ed un fra loro
Disse giojoso con grondanti labbra: 1920Oh fausto caso! Anche da noi diviso,
Or ecco, salvi ha i suoi compagni Alcide
Morïenti di sete. Oh se cercando
Dato fosse trovarlo in queste spiagge!
Tutti applausero al volo, e scelti i meglio 1925Atti a quest’opera, s’affrettâr partendo
Chi di qua, chi di là per farne inchiesta;1
↑Var. al v. 1926. Chi di qua, chi di là per rintracciarlo;