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ARGONAUTICA
DI APOLLONIO RODIO
LIBRO I.
Da te, Febo, esordendo, or io le geste
Ricorderò di quegli antiqui eroi,
Che per la foce dell’Eusino e in mezzo
Alle due rupi Cianee varcando
5Argo addrizzâr, ben corredata nave,
Per voler di re Pelia, al Vello d’oro.
Pelia un presagio udito avea, funesta
Una sorte aspettarlo, e che per opra
Spento cadrebbe di tal uom, che a lui
10D’infra il popol venirne ei visto avesse
Calzo di solo un piè; nè guari poi,1
Giusta quel vaticinio, a piè Giasone
Guadando l’acque del torrente Anauro
L’un calzare salvò, lasciò del fiume
15Entro i gorghi melmosi infitto l’altro;
E anch’esso intervenia così com’era
Al convito che il re sacro imbandia2
- ↑ Var. al v. 11. Sol calzato d’un piè; nè guari poi,
- ↑ Var. al v. 17. Al convito che il Sire imbandia sacro
Bellotti. | 1 |