925Legge osservando, di quel Dio che molta
Vêr gli omicidi ira concepe, e molta
Cura ha pur d’aitarli, un sacrificio
Prese a far, con che puri ed espiati
Fannosi i rei che a supplicar ne vanno 930All’altrui focolare. E primamente
A purgar l’empio eccidio un novonato
D’una scrofa che gonfie ancor dal parto
Avea le zinne, ivi distese, e tronche
Della gola le canne, entro quel sangue 935Loro intinse le mani; indi con altre
Li purgò libazioni, il sommo Giove
Espiatore e vindice invocando
De’ supplici omicidi. E ciò compiuto,
Dalla casa spazzâr tutte lordure 940Najadi ancelle, che di tutto a lei
Rendean servigio; ed ella offe e molcenti
Pastumi intanto ardea su ’l foco in casa,
Sobrii voti aggiungendo a placar l’ira
Dell’Erinni tremende, e a far che Giove 945Benigno anch’esso all’un si porga e all’altra,
O sia che di straniero, o sia che lorde
Abbian le mani di cognato sangue.
Poi che a tutto diè fine, in piè levarsi
E adagiarsi li fece in ben politi 950Sedili; ed ella a lor s’assise in faccia,
E di lor uopo e del viaggio loro
Partitamente interrogolli, e d’onde
In sua terra venuti, e di sue case